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Covid 19

Dpcm novembre, ancora una fumata nera: si va verso lockdown per le regioni con RT superiore a 1,5

Una decisione definitiva su nuove restrizioni da adottare per contenere l’aumento dei contagi dovrebbe essere presa non prima di domani, dopo un nuovo vertice con le regioni. L’orientamento del governo sarebbe quello di andare a misure differenziate: più dure laddove l’indice RT è abbondantemente superiore a 1,5, e leggermente più “tolleranti” negli altri territori.
A cura di Davide Falcioni
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Nuova fumata nera nella riunione tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i ministri del governo e i capigruppo delle forze di maggioranza: una decisione definitiva su nuove misure restrittive da adottare per contenere l'aumento dei contagi dovrebbe essere assunta non prima di domani, dopo un nuovo vertice con le regioni. L'orientamento del governo sarebbe quello di andare a misure differenziate: più dure laddove l'indice RT è abbondantemente superiore a 1,5, e leggermente più "tolleranti" negli altri territori. Previsti, comunque, provvedimenti a carattere nazionale e validi quindi ovunque come la chiusura dei centri commerciali nei weekend e la riduzione al 50 per cento della capienza sui mezzi di trasporto pubblici, che dovrebbero essere potenziati. Per quanto riguarda le scuole si dovrebbe aumentare il ricorso alla didattica a distanza.

Ancora da stabilire, poi, l'eventuale chiusura tra regioni per limitare ulteriormente gli spostamenti, che comunque saranno consentiti in presenza di comprovate esigenze di lavoro, salute o urgenza e che dovranno essere giustificate con l'apposita autocertificazione. La limitazione dei movimenti delle persone è, secondo il governo, l'obiettivo principale per evitare che la curva dei contagi si impenni anche in quelle zone dove ora appare sotto controllo.

L'indice Rt regione per regione

Secondo l'Istituto Superiore di Sanità tra l'8 e il 21 ottobre 2020, l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70. Si riscontrano valori di Rt superiori a 1,25 in gran parte delle regini italiane, alcune delle quali con valori superiori a 1,5.

Abruzzo: Rt 1.13
Basilicata: Rt 0.83
Calabria: Rt 1.84
Campania: Rt 1.29
Emilia Romagna: Rt 1.6
Friuli Venezia Giulia: Rt 1.47
Lazio: Rt 1.43
Liguria: Rt 1.35
Lombardia: Rt 2.01
Marche: Rt 1.35
Molise: Rt 2.1
PA Bolzano: Rt 1.92
Pa Trento: Rt 1.56
Piemonte: Rt 1.99
Puglia: Rt 1.47
Sardegna: Rt 1.04
Sicilia: Rt 1.38
Toscana: Rt 1.19
Umbria: Rt 1.45
Valle d’Aosta 0.92
Veneto: 1.47

Undici Regioni italiane sono comunque classificate a rischio alto di una trasmissione non controllata della malattia: Abruzzo, Basilicata, Veneto, Liguria, Val D’Aosta, Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana. Altre otto regioni sono classificate a rischio moderato con elevata possibilità di progredire a rischio alto nel prossimo mese: Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Molise, Bolzano, Trento, Umbria. Comunque tutte le Regioni hanno riportato criticità di resilienza, tranne il Molise.

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