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Dpcm dicembre, a Natale vietati gli spostamenti tra Regioni e ristoranti chiusi: tutte le regole

Il nuovo Dpcm di Natale è in dirittura d’arrivo, oggi la conferenza con le Regioni per sciogliere gli ultimi nodi. Si va verso una stretta alle misure restrittive dal 20 dicembre al 10 gennaio: coprifuoco dalle 22 alle 6, anche la notte di Natale e di Capodanno, stop agli spostamenti tra Regioni, ristoranti chiusi il 25 e 26 anche nelle zone gialle, riapertura delle scuole rimandata a gennaio e orari prolungati per i negozi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Messe di mezzanotte e piste da sci, quarantene e seconde case. I nodi del nuovo Dpcm sono ancora tanti, ma il Governo è chiamato a scioglierli entro domani, quando è prevista la presenza del ministro della Salute, Roberto Speranza, alle Camere, con un obiettivo: illustrare al Parlamento il prossimo decreto del presidente del Consiglio. Il Dpcm entrerà in vigore il 4 dicembre e detterà le regole delle prossime vacanze di Natale: cosa si potrà o non si potrà fare. Il Paese manterrà l'impianto a tre colori stabilito a inizio novembre, con le Regioni che potranno essere zona gialla, arancione o rossa. Poi, dal 19 o dal 20 dicembre, scatteranno delle ulteriori misure restrittive su tutto il territorio nazionale, apposite per il periodo natalizio. Non è ancora deciso quando verranno allentate queste regole create ad hoc per il Natale, ma non prima del 6 gennaio, forse si arriverà al 10. Oggi i ministri Boccia e Speranza discuteranno con le Regioni in conferenza per risolvere le ultime questioni in sospeso, tiene banco il tema piste da sci con i presidenti del Nord.

Si allunga il coprifuoco, stop agli spostamenti tra Regioni a Natale

Il coprifuoco notturno, che oggi è in vigore in tutta Italia dalle 22 alle 5, verrà probabilmente allungato alle 6 di mattina. Tra le misure che scatteranno il 20 dicembre c'è lo stop allo spostamento tra Regioni, comprese quelle che sono entrambe zona gialla. Impossibile dunque raggiungere le seconde case fuori Regione dopo l'inizio del periodo natalizio, mentre sarà sempre garantito il rientro alla propria residenza o domicilio. Per il pranzo e la cena di Natale si raccomanda di festeggiare solo con i conviventi, mentre il il 25 e il 26 dicembre i ristoranti rimarranno chiusi anche nelle zone gialle. Vietato ogni tipo di festa in locali pubblici o privati, con i sindaci che potranno chiudere strade o piazze se lo riterranno opportuno. Chiudono hotel di montagna e piste da sci, anche se i presidenti delle Regioni del Nord Italia non si sono ancora arresi all'idea e proveranno un ultimo assalto nella conferenza di oggi. Restano chiusi anche i cinema e i teatri. Chi va o torna dall'estero dovrà sottoporsi ad un periodo di quarantena.

Scuola rimandata a gennaio, ok a messe e shopping

La riapertura delle scuole superiori sarà quasi certamente rimandata al 7 gennaio, sembra sempre più irrealistico pensare che licei e istituti possano ripartire la prossima settimana per poi fermarsi di nuovo per Natale. Le scuole medie resteranno in presenza fino alla terza media in zona gialla e arancione, fino in prima invece in zona rossa. Le funzioni religiose sono autorizzate, anche il 24 e il 25 di dicembre, ma fino alle 22. Nonostante la polemica dei giorni scorsi, che ha coinvolto il ministro Boccia, non si dovrebbe andare oltre all'orario consentito dal coprifuoco, che resterà in vigore anche la notte di Natale e quella di Capodanno. Negozi con orario prolungato fino alle 21 per lo shopping, riapertura anche per i centri commerciali nei festivi e prefestivi, weekend compresi.

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