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Nuovo decreto riaperture Covid: cosa cambia da domani

Il governo ha deciso di anticipare la ripartenza e modificare così la road map stabilita dal precedente decreto Covid. Molte le novità in arrivo, in primis per il coprifuoco, che sarà da subito spostato alle 23. Si accelera sul via libera alle attività ancora chiuse: dal 22 maggio, ad esempio, ok ai centri commerciali anche nei weekend, dal 24 maggio si torna in palestra e dal 1° giugno si potrà anche cenare nei ristoranti al chiuso. Vediamo cosa cambia da domani e tutte le riaperture.
A cura di Annalisa Girardi
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L'Italia riapre. Ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto sulle riaperture, anticipando il via libera ad alcune attività e allentando alcune restrizioni anti-contagio, in primis il coprifuoco che sarà da subito spostato alle 23. Durante la cabina di regia che ha preceduto il Cdm si è quindi deciso di anticipare la ripartenza e modificare così la road map stabilita dal precedente decreto Covid, ad esempio per quanto riguarda la riapertura al chiuso dei ristoranti anche la sera che avverrà già dal 1° giugno. "Grazie alle misure adottate, alla cautela della stragrande maggioranza delle persone e all'impatto della campagna di vaccinazione possiamo proseguire il percorso graduale di riaperture. Non dimentichiamo però la prudenza e l’attenzione alle norme fondamentali di prevenzione", ha scritto sui social il ministro della Salute, Roberto Speranza.

I nuovi parametri delle zone a colori

Da Palazzo Chigi, in un comunicato, si specifica inoltre che l'andamento della situazione epidemiologica, ma anche quello della campagna vaccinale, rendono possibile una modifica dei parametri di ingresso nelle zone a colori: in altre parole, si è deciso di dare più rilevanza all'incidenza dei contagi e al tasso di occupazione di posti letto negli ospedali da parte dei pazienti Covid (Rt ospedaliero), come richiesto dalle Regioni. Ma andiamo a vedere il nuovo calendario delle riaperture e le nuove misure.

Il governo anticipa le riaperture: cosa cambia

Per prima cosa, come abbiamo anticipati, dall'entrata in vigore del decreto il coprifuoco sarà spostato di un'ora e sarà quindi in vigore dalle 23 alle 5. A partire dal 7 giugno, poi si procederà ulteriormente, spostandolo a mezzanotte. Dal 21 giugno 2021, invece, sarà completamente abolito. Novità anche per i ristoranti: dal 1° giugno sarà infatti possibile consumare cibi e bevande all'interno dei locali anche oltre le 18, che era l'orario previsto dallo scorso decreto. Si potrà quindi anche cenare al ristorante all'interno (ora è possibile solo all'esterno) fino all'orario del coprifuoco.

Dal 22 maggio, invece, potranno riaprire i centri commerciali anche nei giorni festivi e prefestivi, quindi nei weekend. È inoltre anticipata a 24 maggio (prima era prevista per il 1° giugno) la riapertura delle palestre. Dal 1° luglio via libera anche alle piscine al chiuso e ai centri benessere, nel rispetto chiaramente delle linee guida e dei protocolli di sicurezza già approvati.

Il calendario della ripartenza

Insomma, con il nuovo decreto è stato modificato il calendario della ripartenza. Dal 1° giugno all'aperto e dal 1° luglio anche al chiuso, inoltre, sarà anche consentita la presenza del pubblico, nel limite del 25% della capienza e comunque non oltre le mille persone all'aperto e le 500 al chiuso, per tutte le competizioni e gli eventi sportivi. Dal 22 maggio potranno inoltre riaprire gli impianti di risalita di montagna, sempre seguendo le linee guida del settore.

Dal 1° luglio via libera anche alle sale giochi, sale scommesse e casinò. Anche per i parchi tematici la data prevista dallo scorso decreto era quella del 1° luglio, ma la riapertura è stata anticipata anche in questo caso: si parte dal 15 giugno. Ok dal 1° luglio, invece, per tutte le attività dei centri culturali, centri sociali e ricreativi. Dal 1° luglio si potranno inoltre nuovamente tenere corsi di formazione pubblici e privati in presenza. Infine, dal 15 giugno sarà possibile organizzare anche al chiuso le feste e i ricevimenti per le cerimonie (quindi anche i matrimoni), ma sarà richiesta la certificazione verde. Restano invece ancora chiuse, sia all'aperto che al chiuso, discoteche, sale da ballo e simili.

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