Nuovo decreto bollette oggi in Cdm, le novità sui bonus a famiglie e imprese dal 1° aprile 2023
Del meccanismo ‘meno consumi meno paghi', annunciato a più riprese nei mesi scorsi dal ministro Giorgetti e da altri esponenti del governo, praticamente non c'è traccia. Alla fine per far fronte al caro bollette si proseguirà sulla stessa strada battuta finora, prima dal governo Draghi e poi dall'esecutivo Meloni: quella degli aiuti e dei bonus. Fino a poche settimane fa sembrava insostenibile rifinanziare i sostegni messi in campo per famiglie e imprese, ma il calo del prezzo del gas è venuto in soccorso del governo. Così, per andare avanti con le misure applicate finora per un altro trimestre, basteranno "appena" cinque miliardi contro gli oltre venti investiti nella legge di Bilancio a dicembre. Oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri arriva perciò un nuovo decreto Bollette, su cui da giorni sta lavorando il ministero dell'Economia.
L'estensione del bonus sociale fino al 30 giugno
Nelle ultime anticipazioni filtrate dal Tesoro si parla dell'estensione del bonus sociale fino al prossimo 30 giugno, con i nuclei familiari fino a 15mila euro di Isee – salvo nuove modifiche – che ne beneficeranno. Si tratta di una conferma per la misura paracadute per le famiglie in difficoltà, trattandosi di un intervento in sostegno di chi ha un reddito particolarmente basso e rischia di essere più esposto di altri al caro energia.
Cosa cambia per le bollette di luce e gas
Per il gas l'Iva resta al 5% e gli oneri di sistema che continueranno ad essere azzerati (anche in questo caso per un altro trimestre, fino al 30 giugno 2023). Non vale lo stesso per le bollette della luce: sull'elettricità, infatti, tornano gli oneri di sistema, anche se il governo dice di aver previsto altri benefici compensativi, su cui però ancora non si sa granché. Bisognerà capire quali saranno le altre misure che l'esecutivo adotterà per compensare il ritorno in bolletta degli oneri.
La novità dal 1° ottobre con il nuovo bonus termico
Guardando in prospettiva, invece, si parla di un contributo temporaneo per le spese di riscaldamento per tutti i cittadini, senza alcun limite di reddito. La misura partirà il primo ottobre, con uno sconto in bolletta se il prezzo supera una certa soglia ancora da definire. In sostanza è un tetto al costo del riscaldamento per il prossimo inverno, con la differenza pagata dallo Stato. Il fatto che si parli di una misura senza limiti di reddito fa presupporre che la soglia sarà abbastanza alta, o che magari possa essere adottata in percentuale o in base al consumo abituale.
Credito di imposta rinnovato per le imprese
Per le imprese, intanto, viene rinnovato il credito di imposta ma con un sistema diverso: si attiva solo se il prezzo del gas supera una certa soglia che – anche in questo caso – è in via di definizione. La linea su questo è abbastanza netta: basta aiuti a pioggia – così come richiesto più volta dall'Unione europea – ma interventi mirati per chi non riesce a essere sostenibile economicamente. Perciò il meccanismo scatterà come una sorta di garanzia e non a prescindere dal costo delle bollette.