video suggerito
video suggerito

Nuovo conteggio positivi Covid, Cartabellotta contro le Regioni: “Vogliono solo evitare restrizioni”

Il presidente della Fondazione Gimbe attacca le Regioni, che vogliono cambiare il sistema di conteggio dei positivi al Covid asintomatici: “Il loro obiettivo è evitare il passaggio alla zona arancione o rossa”, punta il dito Cartabellotta.
A cura di Tommaso Coluzzi
74 CONDIVISIONI
Immagine

Con la crescita esponenziale dei casi Covid aumentano anche i ricoveri in ospedale, sia in terapia intensiva che in area medica. Le strutture sanitarie si stanno via via riempiendo ed è un fattore doppiamente fondamentale, perché oltre a essere un problema pratico – con il rinvio degli interventi chirurgici e delle visite programmate – si tratta anche in un indicatore che determina i colori delle Regioni. Da giorni i governatori sono in pressing sul ministero della Salute per cambiare il conteggio dei casi Covid asintomatici che arrivano in ospedale per altri motivi e che non hanno – appunto – alcun sintomo da Covid nonostante la positività. Il ministero, secondo quanto filtrato questa mattina, ci sta pensando, mentre dal Comitato tecnico scientifico sembra che la risposta sia stata negativa.

Negativa è anche l'opinione del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta: "Il nuovo sistema per rendicontare i pazienti ricoverati per Covid-19 richiesto dalle Regioni prevede una ‘contabilizzazione' separata tra pazienti ospedalizzati per Covid-19 e pazienti ricoverati per altre patologie, con infezione da Sars-CoV-2 ma asintomatici per Covid-19 – ha spiegato – La Fondazione Gimbe sottolinea che tale proposta, oltre a sottostimare il reale sovraccarico degli ospedali, aumenta l’impatto organizzativo e il carico di lavoro degli operatori sanitari e presenta numerosi rischi".

Bisogna considerare, secondo Gimbe, che il Covid è una malattia multisistemica che colpisce vari organi e apparati, perciò definire lo status di asintomatico è molto complesso. La positività al virus può anche peggiorare la prognosi di pazienti ricoverati per altre motivazioni. E poi la nuova rendicontazione – hanno spiegato ancora dalla Fondazione – è inapplicabile per ragioni organizzative: la gestione di tutti i pazienti positivi, indipendentemente dalla presenza di sintomi, richiede personale, procedure e spazi dedicati, oltre alla sanificazione degli ambienti. Infine le implicazioni medico-legali: la responsabilità di assegnare il paziente ricoverato ad una delle due categorie, con tutte le difficoltà e le discrezionalità del caso, è affidata al personale medico e alle aziende sanitarie, su cui ricadrebbero i rischi.

Il presidente della Fondazione Gimbe ha concluso, poi, con una stoccata diretta a chi ha proposto questo cambio di paradigma e al perché l'ha fatto: "Visto che l’obiettivo delle Regioni è chiaramente solo quello di ridurre la percentuale di occupazione in area medica per evitare il passaggio alla zona arancione o addirittura a quella rossa, allora tanto vale eliminare il sistema dei colori – ha rilanciato Cartabellotta – lasciando ad ogni Regione le proprie responsabilità, sull’entità del sovraccarico ospedaliero e sui ritardi alle cure nei pazienti non Covid".

74 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views