Nuovo Codice della Strada, primo sì al Senato: le novità in arrivo, cosa cambia e quando sarà approvato
È arrivato il primo sì in commissione al Senato per il nuovo Codice della strada: dopo l'esame in Aula a palazzo Madama, l'iter sarà completato e la riforma diventerà definitivamente una legge. Le novità nel testo sono molte: dalla stretta per chi guida in stato di ebbrezza a chi guida col cellulare, fino alle nuove limitazioni per i neopatentati e le nuove regole per ciclisti e monopattini. Si prevede anche l'aumento di varie multe e sanzioni. L'approvazione in commissione è stata salutata con "grande soddisfazione" dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, come ha fatto sapere il ministero in una nota.
Stretta per chi guida in stato di ebbrezza
Per chi viene sorpreso in stato di ebbrezza cambieranno sia i metodi di controllo che le sanzioni. Le punizioni saranno più severe se sulla patente c'è già il codice 68, cioè l'autista ha già subito una condanna per aver guidato in queste condizioni e quindi deve rispettare una soglia di tasso alcolemico pari a zero. Il tetto massimo della multa, in questo caso, si alzerà da 3.200 a quasi 4.300 euro.
In tutti i casi la sospensione della patente potrà andare fino a tre anni. Per di più, se un minorenne guida in stato di ebbrezza, non potrà ottenere la patente fino a quando non avrà compiuto 24 anni.
Ma cambiano anche i sistemi per le verifiche sull'uso di stupefacenti. Oggi, infatti, per far scattare le sanzioni bisogna dimostrare che la persona alla guida ha assunto delle sostanze e che queste hanno causato un suo stato di alterazione psico-fisica. Con il nuovo Codice, invece, basterà che i test dimostrino che l'autista ha assunto delle sostanze, a prescindere dai loro effetti visibili.
Cos'è l'alcolock nel nuovo Codice della strada
Chi viene sorpreso alla guida con un tasso alcolemico tra 0,5 e 1,5 non solo riceverà il codice 68 e in caso di infrazioni future andrà incontro a sanzioni più pesanti. Sarà anche obbligato a installare sulla propria auto il cosiddetto alcolock. Si tratta di un meccanismo che fa sì che per accendere la macchina si debba effettuare un test etilico. Se l'autista ha un tasso alcolemico sopra lo zero, il motore non si avvierà.
Il costo di installazione sarà a spese dell'autista (in alcuni casi può arrivare fino a 1.500 euro). Chi manomette l'alcolock in modo da poter guidare anche dopo aver bevuto rischierà multe gravose: si andrà da un minimo di 1.600 euro fino a un massimo di 6.400 euro.
Nuovi limiti e regole per i neopatentati
Il Codice attualmente in Senato prevede che i neopatentati possano guidare auto più potenti. In compenso, però, per mettersi al volante di veicoli di grossa cilindrata dovranno aspettare più tempo. Attualmente il limite di potenza per i neopatentati è di 55 kW/t, che sale a 65 kW/t per i veicoli elettrici.
Questo limite va rispettato per un anno. La riforma porta il tempo di attesa a tre anni, ma alza il limite di parecchio. Si potrà guidare un'autovettura fino a 105 kW/t, e per tutti gli altri tipi di autoveicolo il limite sarà a 75 kW/t. In più, chi ottiene il foglio rosa per le patenti AM, A1, A2 e A, quindi per moto e motorini, non dovrà trasportare passeggeri.
Stretta per chi guida con il cellulare: multe e sospensione della patente
L'uso di uno smartphone mentre si guida sarà punito più severamente di quanto accade oggi. Infatti, se si effettua una telefonata alla guida – senza usare vivavoce né cuffie – l'importo della multa salirà. Il minimo passerà da 165 a 422 euro, e il massimo da 660 a 1.697 euro. Sarà possibile anche la sospensione della patente, a partire dalla prima violazione, da quindici giorni a due mesi.
Nel caso la violazione venga reiterata entro due anni, la sospensione della patente passerà da uno a tre mesi – come previsto già oggi – e scatteranno più multe e sanzioni. Un pagamento da 644 a 2.588 euro, e anche la perdita di otto punti della patente per la prima violazione, dieci punti per la seconda.
Obbligo di casco per i monopattini e nuove regole per i ciclisti
Per chi guida un monopattino elettrico sarà obbligatorio indossare il casco. Non solo, ma se il mezzo è di proprietà scatteranno diversi obblighi aggiuntivi. Un'assicurazione Rc e una targa, ad esempio. Sarà necessario anche installare frecce direzionali per indicare le svolte e il momento in cui si frena. Chi non le installa rischierà una multa fino a 800 euro.
Per quanto riguarda i ciclisti, scatterà l'obbligo di chi guida un'auto di restare ad almeno un metro e mezzo di distanza, anche durante i sorpassi. La norma è stata però criticata dalle associazioni di ciclisti, perché specifica che la distanza deve essere rispettata solo se "le condizioni della strada lo consentono". Chi va in bici sarà anche tenuto a viaggiare in fila indiana, se "le condizioni della circolazione lo richiedono". Al di fuori dei centri abitati, andare in fila indiana sarà sempre obbligatorio: l'unica eccezione sarà per i gruppi dove c'è un bambino piccolo; alla sua sinistra potrà viaggiare un adulto.
Le norme per gli autovelox e possibili ztl nelle aree Unesco
Le regole sugli autovelox cambieranno. In particolare, sulle multe prese quando si viola il limite di velocità per più volte nella stessa ora. In casi come questi si pagherà una sola multa, cioè quella più grave, con un aumento pari a un terzo della somma. Se invece pagando tutte le multe si arriverebbe a sborsare una somma più bassa, si procederà così.
Gli autovelox fissi saranno anche vietai nei tratti della strada dove il limite di velocità è più basso di 50 chilometri all'ora. Questo significa, ad esempio, che non si potranno installare autovelox fissi nelle zone 30. In più, diventerà più facile introdurre delle Zone a traffico limitato (Ztl) nelle aree che sono definite patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Queste zone, però, avranno delle caratteristiche specifiche. In particolare, non potranno durare per sempre: avranno una durata massima di cinque mesi.
Quando sarà approvato il nuovo codice della strada: le prossime tappe
Il Codice della strada ha ricevuto l'approvazione della commissione Ambiente del Senato. Visto che non ci sono state modifiche rispetto al testo che era già stato approvato alla Camera a marzo, nonostante le contestazioni avanzate da molti esperti, il testo è a un passo dal diventare legge. Basterà un voto positivo dell'Aula del Senato. Al momento, l'arrivo in Aula è calendarizzato tra il 19 e il 21 novembre. Resta da vedere come la discussione sul testo si incastrerà con i lavori sulla manovra, ma è possibile che il via libera definitivo arrivi prima della fine dell'anno.