Nuovo audio shock di Berlusconi su Putin: “Zelensky ha causato migliaia di morti in Ucraina”
L'audio shock di Berlusconi su Putin, pronunciato all'assemblea dei parlamentari azzurri per l'elezione del capogruppo, raccolto ieri e diffuso in esclusiva da LaPresse generando un terremoto nel centrodestra, non è l'unica testimonianza di un passato controverso e di un presente preoccupante. Sono dichiarazioni pesantissime, soprattutto per chi, come Giorgia Meloni, si appresta a guidare il governo e lavora da mesi per rassicurare gli alleati internazionali, e si affanna a ribadire che i rapporti dell'Italia con La Nato e con l'Ucraina non cambieranno. Un nuovo contenuto è stato diffuso da LaPresse, e mandato in onda poco fa da Mentana su La7.
Berlusconi chiede "massimo riserbo" ai suoi e ricostruisce l'antefatto dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, prendendo le parti di Putin: "Sapete com'è avvenuta la cosa della Russia? Anche su questo vi prego, però, il massimo riserbo. Promettete? (…) La cosa è andata così: nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, si firma un accordo tra l'Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass per un accordo di pace senza che nessuno attaccasse l'altro. L'Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche. Le due repubbliche subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti. Arriva Zelensky, triplica gli attacchi alle due repubbliche. I morti diventano (…)".
E ancora: "Disperate, le due repubbliche (…) mandano una delegazione a Mosca (…) e finalmente riescono a parlare con Putin. Dicono: ‘Vladimir non sappiamo che fare, difendici tu'. Lui – aggiunge – è contrario a qualsiasi iniziativa, resiste, subisce una pressione forte da tutta la Russia. E allora si decide a inventare una operazione speciale: le truppe dovevano entrare in Ucraina, in una settimana raggiungere Kiev, deporre il governo in carica, Zelensky eccetera, e mettere un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso, un'altra settimana per tornare indietro. È entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall'Occidente. E la guerra, invece di essere una operazione di due settimane, è diventata una guerra di duecento e rotti anni. Quindi, questa è la situazione della guerra in Ucraina".
"Quello che è un alto rischio, oggi nel mondo Occidentale non ci sono leader, né in Europa né negli Stati Uniti. Posso farvi sorridere? L'unico vero leader sono io…". Il discorso di Berlusconi ottiene anche l'applauso dei presenti.
Nell'audio di ieri, che il Cavaliere ha provato senza successo a smentire, si ascoltavano queste parole: "I ministri russi hanno già detto in diverse occasioni che siamo noi in guerra con loro, perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina. Io non posso personalmente fornire il mio parere perché se viene raccontato alla stampa viene fuori un disastro, ma sono molto, molto, molto preoccupato. Ho riallacciato i rapporti con il presidente Putin, un po' tanto".