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Nuovi parametri per la zona gialla: quali saranno i criteri per cambio colori delle Regioni

Martedì la riunione delle Regioni, mercoledì la cabina di regia a Palazzo Chigi: saranno queste le tappe decisive per il cambio dei parametri per il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla delle Regioni. A contare maggiormente saranno i dati sulle ospedalizzazioni e uno dei criteri allo studio in queste ore riguarda il limite del 5% per le terapie intensive e il 10% per i ricoveri in area medica.
A cura di Stefano Rizzuti
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Una delle decisioni più urgenti che il governo è chiamato a prendere è quella riguardante il cambio dei parametri per il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla. Allo stato attuale a decidere è esclusivamente l’incidenza: se è superiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti in una settimana la Regione di turno perde la fascia bianca e passa in giallo. Ma con l’avanzare delle vaccinazioni questo criterio sembra dover perdere di peso, iniziando a valutare maggiormente le ospedalizzazioni. Tra le ipotesi su cui si sta ragionando, secondo quanto confermano alcune fonti di governo a Fanpage.it, c’è quella di stabilire una soglia del 5% per le terapie intensive e del 10% per i ricoveri nei reparti di area medica: oltrepassati questi limiti scatta la zona gialla. Come viene sottolineato da più parti, comunque, è ancora presto per avere la certezza che le cifre da considerare siano realmente queste: il confronto è in corso in queste ore e nulla verrà deciso prima della riunione delle Regioni di domani e della cabina di regia a Palazzo Chigi di mercoledì.

Passaggio in zona gialla oltre 5% intensive e 10% ricoveri

Considerando l’aumento dei contagi negli ultimi giorni alcune Regioni rischiano il passaggio in zona gialla già dal prossimo lunedì, stando solamente al criterio dell’incidenza superiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti. Motivo per cui il governo è chiamato a intervenire entro la fine della settimana per permettere a tutto il Paese di restare in zona bianca, almeno per il momento. Dal prossimo monitoraggio settimanale, atteso come di consueto per venerdì, potrebbe essere preso in considerazione soprattutto il criterio delle ospedalizzazioni, con le cifre sulle percentuali da non superare ancora da definire, nonostante l’ipotesi allo studio ad ora sia quella del 5% per le intensive e del 10% per l’area medica. Per alcune fonti di governo queste cifre sono “plausibili”, anche se sono ancora oggetto di confronto nella maggioranza e tra le Regioni. Così come altri temi che vengono affrontati in queste ore, a partire dai trasporti e dalle limitazioni per i ristoranti al chiuso.

Cambio parametri Regioni: quando arriverà la decisione

Dal ministero della Salute nessuno si sbilancia e le cifre non vengono confermate, anche se c’è chi non esclude che il criterio dell’incidenza in qualche moda possa continuare a essere preso in considerazione, seppur in maniera minore rispetto al passato e con una probabile revisione dei limiti. Non c’è dubbio, comunque, sul fatto che il criterio principale sarà quello delle ospedalizzazioni. Per quanto riguarda le Regioni, anche in questo caso si rimanda l’ufficializzazione delle ipotesi allo studio alla giornata di domani, quando – alle ore 15 – i presidenti si riuniranno per discutere dei nuovi criteri. Il giorno dopo, mercoledì mattina, si dovrebbe riunire a Palazzo Chigi la cabina di regia per decidere non solo il cambio dei parametri, ma anche le altre misure riguardanti il contenimento della pandemia, a partire dal green pass obbligatorio per accedere a luoghi ed eventi. Il Consiglio dei ministri che ufficializzerà le decisioni della cabina di regia potrebbe essere convocato per la stessa giornata di mercoledì.

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