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Nuove regole per i condizionatori, arrivano le multe: limiti alla temperatura negli edifici pubblici

Dal primo maggio scatta la nuova regola sulla climatizzazione negli edifici pubblici: l’estate non si potrà scendere sotto i 25 gradi e l’inverno superare i 21.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dal primo maggio scattano le multe per chi sfora i limiti alla temperatura del condizionatore d'aria. La novità è stata introdotta con un emendamento al decreto Bollette, fortemente voluto e firmato da due parlamentari del Movimento 5 Stelle – Masi e il capogruppo alla Camera Crippa – per contrastare da un lato il caro energia e dall'altro cercare di limitare in qualche modo il consumo di gas. La regola sarà valida a partire dal primo maggio in tutti gli edifici pubblici e, per chi non si adegua, scatteranno multe salatissime già dal prossimo mese. Ma non solo: la regola non durerà il tempo di un'estate, ma sarà valida anche il prossimo inverno e adattata ai riscaldamenti.

Secondo l'emendamento approvato, a partire dal primo maggio la temperatura del condizionatore in tutti gli edifici pubblici non potrà essere inferiore ai 27 gradi, con due gradi di tolleranza. In sostanza il limite reale è 25 gradi. Questo varrà per i pubblici uffici, ma anche nelle scuole – ammesso che ci siano scuole con i condizionatori d'aria – e sedi di enti locali. La regola, però, non terminerà alla fine dell'estate, ma resterà in vigore fino al 31 marzo del 2023. Infatti è stato fissato anche un limite per il periodo invernale: non si potrà salire al di sopra dei 19 gradi, anche qui con due gradi di tolleranza. In pratica il limite reale, in questo caso, è di 21 gradi.

L'emendamento approvato alla Camera esclude dalla regola i soli edifici pubblici citati all'articolo 3, comma 4 del Dpr 16 aprile 2013. Parliamo di ospedali, case di cura e tutto ciò che riguarda la sanità pubblica. Ecco il testo:

Al fine di ridurre i consumi termici degli edifici e di ottenere un risparmio energetico annuo immediato, dal 1° maggio 2022 al 31 marzo 2023 la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici pubblici, a esclusione degli edifici di cui all’articolo 3, comma 4, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74, non deve essere superiore, in inverno, a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza, né inferiore, in estate, a 27 gradi centigradi, meno 2 gradi centigradi di tolleranza.

Con l'entrata in vigore della nuova regola scatteranno anche le prime multe, ma non è ancora chiara la dinamica. A effettuare i controlli saranno gli ispettori del lavoro, che potranno multare le varie amministrazioni pubbliche di una somma che va dai 500 ai 3.000 euro in caso di infrazione.

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