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Covid 19

Nuove regole a scuola: ipotesi riduzione quarantena a 7 giorni e stop dad per vaccinati

Il ministero dell’Istruzione e il ministero della Salute sono al lavoro in questi giorni sul dossier quarantena a scuola: lo scopo è semplificare i protocolli.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le regole per la quarantena a scuola potrebbero cambiare a breve. Basta una circolare ministeriale per aggiornare le norme che fanno scattare la didattica a distanza in caso di positivi nelle classi. Una prima modifica, per semplificare il sistema, potrebbe riguardare la distinzione tra vaccinati e non vaccinati, che in questo momento ancora viene fatta alle medie e alle superiori.

Per la scuola secondaria infatti nel caso emerga un contagio nella stessa classe è prevista l'autosorveglianza, con mascherine FFP2 obbligatorie e didattica in presenza; con due casi di positività accertati, per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 4 mesi, o che sono guariti da più di 120 giorni e che non hanno ricevuto la dose di richiamo, si applica la didattica digitale integrata per dieci giorni, mentre per gli altri si applica l’autosorveglianza con l’utilizzo di mascherine di tipo FFP2. Con tre casi si attiva per tutti la dad.

"Certamente si tratta di una procedura che può essere snellita, stiamo lavorando a delle semplificazioni per quegli studenti che si sottopongono a un test che dà esito negativo, il cui rientro a scuola conosce appesantimenti burocratici molto problematici per le famiglie", ha detto pochi giorni fa a Fanpage.it la sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia.

"Penso che a scuola bisognerebbe introdurre il fatto che anche i bambini e i ragazzi che sono vaccinati vengano privilegiati sulle quarantene esattamente come gli adulti'‘. Lo ha detto il governatore della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ospite di ‘Domenica in' su RaiUno. ‘‘Non si capisce perché un adulto se viene a contatto con un positivo ed è asintomatico possa non fare la quarantena" e i ragazzi no, ha detto il presidente dem, alludendo al fatto che le nuove regole per gli adulti che hanno fatto la terza dose o che hanno completo il ciclo vaccinale da meno di 4 mesi consentono di evitare la quarantena, in assenza di sintomi.

Ma come potrebbero cambiare quindi le norme per la scuola? Si valuta di portare le quarantene e l'isolamento, e quindi anche la dad, a 7 giorni per gli alunni vaccinati, non più 10 giorni quindi. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha proposto una riduzione dei tempo di quarantena per la fascia 12-19 anni: "Ragioniamo sul fatto di poter ridurre la quarantena nella fascia 12-19 anni, tra cui abbiamo l'80% dei ragazzi vaccinati, e iniziamo a dire che vaccinati e guariti debbano sempre restare in presenza".

Il problema, come hanno sottolineato anche i deputati e le deputate pentastellate della commissione Cultura venerdì, è rappresentato dal tracciamento, che è saltato ovunque. Secondo le regole attuali quando un alunno risulta positivo nella scuola primaria è prevista per la classe la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare, da effettuare subito e poi da ripetere dopo cinque giorni (T0 e T5). Il problema è che le Asl che devono fare i tamponi non riescono a farli tempestivamente, in modo da rispettare i tempi previsti dal protocollo. Per questo una delle proposte è quella di ridurre il numero di tamponi previsti: una delle idee è quella di non chiedere il test subito (T0) e quello dopo cinque giorni (T5) alle elementari, ma chiedere un solo tampone dopo tre giorni.

Nella scuola elementare poi si va in didattica a distanza con 2 contagi: un'ipotesi è quella di alzare la soglia limite, portandola da 2 a 3, equiparando poi il protocollo per le elementari a quello delle medie e delle superiori.

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