Nuova tegola per M5S: la senatrice Ornella Bertorotta accusata di tentata concussione
EDIT: per un errore formale, nel titolo del pezzo è comparso un riferimento alla "candidatura" della senatrice M5s. Come spiegato già all'interno del pezzo, invece, la senatrice aveva ritirato la propria candidatura dopo l'avviso di garanzia. Ci scusiamo dell'errore con i lettori.
"Cari amici, questa mattina sono stata raggiunta da un avviso di garanzia. Sono dunque sottoposta ad indagine per una questione riguardante il 2015. Io sono totalmente estranea ai fatti che riguarderebbero delle pressioni che avrei esercitato per un'assunzione presso una casa famiglia dove ho fatto un'ispezione. Mai nella mia vita avrei pensato di trovarmi in una situazione del genere ma ho fiducia nella magistratura. Sono convinta che la Legge sia uguale per tutti, anche per me. Ho ritirato oggi la mia candidatura al Senato della Repubblica per tutelare il Movimento 5 stelle e per avere la serenità di difendermi qualora venissi rinviata a giudizio. Noi del movimento 5 Stelle siamo chiamati a dare sempre l'esempio e sono onorata di avere la possibilità di farlo anche questa volta dimettendomi da candidata. Resterò sempre un'attivista e un'innamorata del progetto di democrazia che vedrà il 4 Marzo tanti amici andare al Governo di questo Paese", si legge nel breve messaggio pubblicato dalla senatrice Bertorotta su Facebook.
L'esponente pentastellata è stata sentita dalla magistratura nei giorni scorsi e, come annunciato, ha dichiarato di essere intenzionata a chiedere nuovamente un interrogatorio per chiarire ulteriormente la sua posizione, ovvero la sua totale estraneità ai fatti. L'inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Fabio Regolo, indaga su fatti risalenti al 2015. In quell'anno Ornella Bertorotta fece un’ispezione al centro di accoglienza di Mascali e presentò un'interrogazione parlamentare sulla struttura. Pochi giorni dopo, Giovanni Pellizzeri, gestore della struttura, inviò alla senatrice una lettera per replicare alle sue osservazioni e in un passaggio scrisse, in merito all'assunzione della giovane attivista pentastellata, che mancavano i requisiti per procedere. Alla lettera di Pellizzeri non vi furono ulteriori repliche "perché non si era neanche accorta di quel testo", sostiene la difesa. La senatrice Bertorotta nega di aver avuto rapporti e contatti con la giovane presunta raccomandata e il suo avvocato ha fatto inoltre notare che la denuncia arriva dal gestore di una comunità per minori che è stato indagato per le irregolarità riscontrate nella sua struttura.