Nuova interrogazione alla ministra della Cartabia sul sequestro dell’inchiesta di Fanpage.it
Arriva un'altra interrogazione sulla scrivania della ministra della Giustizia Marta Cartabia per la vicenda legata al sequestro da parte del tribunale di Roma dell'inchiesta Follow the Money di Fanpage.it. La deputata del Partito Democratico Giuditta Pini ha chiesto all'esponente del governo Draghi "se e quali azioni intenda intraprendere per chiarire la decisione del GIP" che ha disposto un decreto di sequestro e oscuramento preventivo dell'inchiesta Follow the Money sull'ex sottosegretario Claudio Durigon e sul suo coinvolgimento nelle indagini sui fondi della Lega.
Già ieri, quando il decreto di sequestro è stato notificato alla redazione, gli onorevoli del gruppo Misto Sandro Ruotolo e Loredana De Petris avevano presentato un'interrogazione parlamentare alla ministra Marta Cartabia e al titolare dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti in cui chiedevano di intervenire "affinché il diritto di cronaca, la libertà d’informazione e in definitiva la libertà di stampa siano pienamente garantite” e di rendere note le iniziative da adottare per "reprimere fatti gravi come quelli descritti”. Con la nuova interrogazione presentata oggi, invece, la deputata del PD Giuditta Pini ha chiesto che la risposta di Cartabia venga fornita in Commissione Giustizia per "rassicurare l'opinione pubblica e gli operatori giornalistici che sono giustamente preoccupati da una possibile violazione o modifica delle leggi che ordinano la libertà di stampa e di espressione nel nostro Paese".
L'interrogazione alla ministra Cartabia
L'interrogazione è stata presentata in quanto "non è possibile – si legge nel testo – disporre il sequestro di contenuti giornalistici per una denuncia di diffamazione, come per altro confermato da numerose sentenze della Suprema Corte di Cassazione. In questo caso inoltre si tratta di una denuncia, non di una sentenza passata in giudicato e per di più a carico di ignoti e non a carico del direttore responsabile della testata giornalistica o degli autori dell'inchiesta". Ecco il testo integrale dell'interrogazione presentata:
Premesso che:
Il giorno 23 settembre 2021 è stato notificato alla redazione di "Fanpage" un decreto di sequestro preventivo su richiesta del Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Roma a seguito di una denuncia contro ignoti per il reato di diffamazione in merito ad alcune affermazioni contenute in una inchiesta giornalistica pubblicata dalla testata stessa chiamata "Follow the Money" che trattava della famosa vicenda relativa alla presunta frode di 49 milioni di Euro alle casse dello stato da parte della Lega Nord che ha visto numerosi indagini e sentenze passate in giudicato.
Considerato che:
La richiesta del tribunale è di sequestro e oscuramento preventivo di un contenuto giornalistico e viola l'articolo 21 della Costituzione che recita: "Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria [cfr. art.462112″ >111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili." Non è quindi possibile disporre il sequestro di contenuti giornalistici per una denuncia di diffamazione, come per altro confermato da numerose sentenze della Suprema Corte di Cassazione. In questo caso inoltre si tratta di una denuncia, non di una sentenza passata in giudicato e per di più a carico di ignoti e non a carico del direttore responsabile della testata giornalistica o degli autori dell'inchiesta.
Chiede:
Se il Ministero sia a conoscenza della vicenda esposta in premessa. Se e quali azioni intenda intraprendere per chiarire la decisione del GIP, anche al fine di rassicurare l'opinione pubblica e gli operatori giornalistici che sono giustamente preoccupati da una possibile violazione o modifica delle leggi che ordinano la libertà di stampa e di espressione nel nostro Paese.