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Elezioni politiche 2018

Non vuole sfidare l’ex fidanzato, la renziana Manfuso rinuncia alla candidatura con il Pd

Il Partito Democratico le aveva offerto una candidatura come capolista nel collegio Lazio 2, lo stesso dell’ex compagno e padre di sua figlia. Così, Sara Manfuso ha deciso di non accettare la proposta del Pd e rifiutato di sfidare Alfredo D’Attorre: “Ho rinunciato per il rispetto che nutro per il padre di mia figlia, che non merita, come me, la strumentalizzazione della competizione da un certo inevitabile para-giornalismo”. Successivamente il PD ha smentito la notizia.
A cura di Charlotte Matteini
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Non se l'è sentita di sfidare il suo ex Alfredo D'Attorre nello stesso collegio uninominale, così l'ex modella Sara Manfuso, renziana di ferro ed ex compagna dello scissionista D'Attorre – attualmente deputato di Liberi e Uguali – dal quale ha avuto anche una bambina che oggi ha 5 anni, ha deciso di rinunciare alla candidatura offertale dal Partito Democratico. Così, a poche ore dalla consegna delle liste, la Manfuso ha rinunciato a candidarsi nel collegio Lazio 2, dove figurava come capolista. "Ho rinunciato per il rispetto che nutro per il padre di mia figlia, che non merita, come me, la strumentalizzazione della competizione da un certo inevitabile para-giornalismo. Onorata della proposta che mi è stata rivolta, ma orgogliosa della decisione assunta", ha spiegato Sara Manfuso.

La relazione tra Manfuso e D'Attorre è finita l'anno scorso e fu proprio lei a comunicare ai media la decisione: "E' stata una decisione condivisa, i nostri rapporti sono molto sereni, ottimi, anche perché abbiamo una bambina che amiamo al di sopra di ogni cosa". Alla base della divisione pare non ci siano state divergenze di tipo politico, stando a quanto dichiarato da Manfuso. Di parere forse diverso era D'Attorre, che in un'intervista a Otto e Mezzo dichiarò: "Il fatto che la mia compagna stia con Renzi, nonostante non sia mai stata di sinistra, è piuttosto indicativo di cosa rappresenti oggi il Pd". Non esattamente un giudizio molto lusinghiero, vista poi la fine della storia tra i due. Nonostante le divergenze, però, Sara Manfuso ha comunque deciso di non sfidare il suo ex nel collegio Lazio 2 e ha rispedito la proposta di candidatura al mittente.

A distanza di qualche ora dalla diffusione della notizia, il portavoce di Matteo Renzi e capo ufficio stampa del Pd, Marco Agnoletti, ha smentito la notizia: "Il Partito Democratico non ha mai proposto a Sara Manfuso di candidarsi , tantomeno da capolista, alle imminenti elezioni politiche".

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