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Non solo lo Ius Soli, con lo scioglimento delle Camere anche i disabili rimarranno senza tutele

Il coordinamento italiano dei caregiver familiari ha lanciato un appello e chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non sciogliere le Camere prima dell’approvazione del ddl per il riconoscimento ufficiale delle tutele per i parenti che assistono disabili non autosufficienti, sopperendo alle tante carenze dello Stato, Se, come si vocifera, le Camere verranno sciolte tra il 28 e il 29 dicembre, questo ddl rimarrà lettera morta esattamente come la legge per lo Ius Soli.
A cura di Charlotte Matteini
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Non solo la legge sullo Ius Soli, la fine della legislatura che interverrà tra giovedì 28 e venerdì 29 dicembre non permetterà a numerosi provvedimenti di diventare legge. Oltre al già citato Ius Soli, a rimanere in sospeso, per esempio, è il disegno di legge per il riconoscimento dei cosiddetti caregiver familiari e delle relative tutele, ovvero quell'esercito composto da oltre 3 milioni di persone che ogni giorni si occupano di assistere, spesso anche 24 ore su 24, i propri congiunti affetti da gravissime malattie e disabilità. Nonostante in legge di stabilità sia stato inserito un emendamento che prevede lo stanziamento di un fondo da 60 milioni di euro per tre anni dedicato ai caregiver familiari, questo fondo non potrà di fatto entrare in vigore in mancanza dell'approvazione di una legge quadro e dei relativi decreti attuativi che ne definiscano i criteri d'accesso. Il ddl per il riconoscimento ufficiale dei caregiver familiari a prima firma Bignami, il più completo dei testi presentati da altri parlamentari, è rimasto in balia dell'indifferenza degli onorevoli di Camera e Senato per molti anni.

Il testo di Bignami, approdato solo pochi mesi fa in commissione, è stato infine accorpato ai vari testi presenti e ne è uscito completamento snaturato rispetto agli iniziali intenti: sì al riconoscimento della figura del caregiver familiare – che però viene definita "volontaria" quando invece di volontario l'assistenza ai disabili non autosufficienti non ha nulla ma è piuttosto un imposizione derivante da gravissime mancanze dello Stato e del sistema sanitario nazionale – e in seconda istanza il ddl unificato non comprende più tutta una serie di norme relative al prepensionamento delle persone che assistono i propri familiari e che spesso sono costretta a lasciare il proprio lavoro per dedicarsi ai congiunti e sono di fatto impossibilitate ad accumulare i contributi minimi per ottenere una pensione diginitosa e soprattutto sono costrette a sopravvivere con redditi inesistenti o molto esigui l'arrivo dell'assegno sociale.

Da oltre vent'anni i caregiver familiari chiedono e attendono un riconoscimento ufficiale che al momento nessuna istituzione sembra voler concedere, per lo meno in tempi brevi. Nonostante una dura condanna dell'Onu, intervenuta nell'ottobre del 2016, nulla sembra essere cambiato per quanto riguarda i disabili italiani, che rimangono sempre più a margini della società. Da qualche giorno, i caregiver familiari stanno inondando di mail le segreterie del presidente del Senato Pietro Grasso, alla presidente della Camera Laura Boldrini, al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e del presidente della Repubblica Ssergio Mattarella per chiedere il rinvio dello scioglimento delle Camere, un rinvio di pochi giorni ma necessari a completare l'iter di approvazione della legge che concederebbe finalmente non solo il tanto agognato riconoscimento con le relative tutele, ma anche la possibilità di accedere alle risorse stanziate in legge di stabilità, che in mancanza di norme attuative rimarrebbero di fatto congelate e inutilizzabili.

"Il presidente Mattarella non sciolga le Camere! Non prima di avere finalmente una Legge dello Stato che tuteli i Caregiver Familiari. Sono piu di 25 anni che l'Italia calpesta i nostri diritti e la nostra dignità. Ora basta! Finalmente ci sono un riconoscimento ufficiale ed un fondo, manca solo una legge che ci tuteli veramente. L'Italia è l'unico Paese Europeo a non averlo ancora fatto. Una legge giusta per i caregiver familiari, che contenga sostegni concreti e vere tutele, subito", si legge nel testo dell'appello che sta girando sul Web. A quanto sembra, però, nonostante aritmeticamente parlando la data ultima per lo scioglimento delle Camere che permetta comunque di andare al voto il prossimo 4 marzo sarebbe da porre verso metà gennaio 2018, il presidente Mattarella sembra voler procedere con lo scioglimento tra domani e dopodomani, troncando così le speranze dei milioni di disabili italiani.

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