“Non ci avranno mai, Galileo insegna che chi ha ragione non abiura”: strafalcione di Salvini in diretta

Matteo Salvini, intervenendo in diretta alla Scuola di formazione della Lega, si è lanciato in un lungo discorso sui temi più disparati, recriminando che lui e la Lega vengono attaccati perché si tirano fuori dall’ideologia ‘woke’ e politicamente corretta. Ha concluso parlando di Galielo Galilei: “Se uno ha ragione non abiura, non retrocede”. Galilei, però, abiurò nel 1633.
A cura di Luca Pons
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In un lungo intervento rivolto ai presunti nemici della Lega – dai giudici ai giornali, dal politicamente corretto ai socialisti – Matteo Salvini ha inserito anche una gaffe storica non da poco. Concludendo il suo discorso all'inaugurazione della Scuola di formazione della Lega, il ministro dei Trasporti ha arringato: "La storia lo insegna. Galileo Galilei aveva ragione. Lo hanno processato, incarcerato, ne hanno chiesto l'abiura. Ma se uno ha ragione e sa di essere da parte della ragione, non abiura, non retrocede, non cambia casacca".

Peccato che Galileo Galilei abbia abiurato le sue idee scientifiche nel 1633, al termine di un lungo processo davanti alla Santa Inquisizione. Lo scienziato continuò poi la sua attività dagli arresti domiciliari, e l'abiura fu solo un atto di facciata per evitare conseguenze peggiori. Ma così quello di Salvini è sembrato più un rimprovero a Galilei che un esempio positivo.

Il discorso di Salvini è partito dal tema della giustizia, affermando: "Non saremo un Paese compiutamente libero, democratico e moderno senza una profonda, urgente riforma della giustizia". Per poi passare subito all'attacco della magistratura: "Cè qualcuno che amministra il bene più prezioso dei cittadini, cioè la libertà, processando, indagando, origliando, intercettando, sputtanando, come accade da anni a persone innocenti".

Secondo Salvini bisognerebbe invece "indagare e punire chi sbaglia, non chi cerca di uscire dal cerchio del politicamente corretto". Da qui, l'argomento è diventato la "ideologia woke": "Stanno cercando di riscrivere la storia dell'uomo, a partire dalle fiabe, dai bambini delle elementari e dell'asilo. Penso a Cenerentola, o ai sette nani. Se ci fosse Walt Disney in vita tirerebbe schiaffoni".

La Lega, invece, "è fuori da questa cultura". Per questo, secondo il segretario del Carroccio, "gli attacchi quotidiani, le polemiche e le invenzioni sui giornali colpiscono la Lega e Matteo Salvini. Alle prossime elezioni europee dimostreremo chi siamo e quanti siamo, a costo di essere da soli, per poi costruire una comunità".

L'intervento di Salvini, durato quasi 13 minuti, ha toccato temi come le Zone 30 nelle città e la direttiva europea sulle auto green. Ma anche la notizia dei sospetti legami tra un'organizzazione dell'Onu e gli attacchi a Israele del 7 ottobre. Parlando ad Armando Siri, ex sottosegretario ai Trasporti che fu rimosso dall'incarico a seguito di indagini per corruzione, Salvini ha commentato: "A te ne hanno fatte di cotte e di crude, come a me e a chi è vicino a me. Ma non ci toglieranno mai il sorriso e la libertà. Non siamo in vendita. Lo dico a chi ci spia dai buchi della serratura, cercando di metterci in difficoltà".

Il segretario leghista ha chiuso parlando delle europee: "Finalmente avremo una maggioranza di centrodestra senza i socialisti, senza i servi dell'immigrazione senza limiti e dell'islamizzazione". Alle elezioni di giugno ci sarà "l'appuntamento con la storia". E proprio in conclusione, Salvini ha aggiunto il passaggio su Galilei: "Non ci avranno, non prevarranno. Alla fine è questione di tempo, possono volerci mesi, anni, decenni. La storia lo insegna. Galileo Galilei aveva ragione. Lo hanno processato, incarcerato, ne hanno chiesto l'abiura. Ma se uno ha ragione e sa di essere da parte della ragione, non abiura, non retrocede, non cambia casacca, non abdica, non lascia che vincano altri".

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