Nomine Ue, via libera del Consiglio europeo a von der Leyen, Costa e Kallas: il no dell’Italia
Dopo una lunga notte a Bruxelles, il Consiglio europeo ha approvato il pacchetto di nomi proposti dalla maggioranza formata da Popolari, Socialisti e Liberali. Ursula von der Leyen, candidata espressa dal Ppe, ha ottenuto la riconferma per un secondo mandato alla guida della Commissione europea, mentre l'ex premier portoghese, il socialista Antonio Costa sarà il nuovo presidente del Consiglio europeo. Confermato anche l'incarico come Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri alla liberale e premier estone Kaja Kallas.
Ora spetterà al Parlamento europeo esprimersi sul secondo mandato di von der Leyen. Il voto è previsto per la sessione plenaria di Strasburgo che si svolgerà tra il 16 e il 19 luglio. L'Eurocamera sarà chiamata a decidere anche sulla nomina di Kaja Kallas e sull'intero organo di commissari. Il mandato dell'ex premier come presidente del Consiglio europeo comincerà, invece, a partire dal 1° dicembre 2024.
Il no di Meloni: l'Italia vota contro Kallas e Costa, si astiene su von der Leyen
Alla fine la linea dura della maggioranza Ursula ha retto, nonostante la ferma contrarietà espressa da Giorgia Meloni sulla logica adottata dai tre principali gruppi politici europei. La premier, membro dei Conservatori e riformisti europei, ha votato contro le nomine di Kallas e di Costa, mentre ha deciso di astenersi sul bis di von der Leyen.
"La proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i nuovi vertici europei è sbagliata nel metodo e nel merito. Ho deciso di non sostenerla per rispetto dei cittadini e delle indicazioni che da quei cittadini sono arrivate con le elezioni. Continuiamo a lavorare per dare finalmente all’Italia il peso che le compete in Europa", ha dichiarato Meloni a margine del Consiglio europeo.
La presidente del Consiglio non è riuscita a fare asse con gli altri due alleati conservatori all'interno del Consiglio, il premier ungherese Viktor Orban e il ceco Petr Fiala. Il primo ha votato contro la nomina di von der Leyen, a favore di Costa e si è astenuto su Kaja Kallas, mentre il secondo ha dato l'assenso a tutti e tre.
Ma per Meloni il voto dell'Italia non comporterà l'esclusione del nostro Paese dalla partita sulle altre poltrone di peso, tra cui quelle dei vice presidenti, ancora aperta. "Non sono d'accordo che il voto contrario mette a rischio la nostra posizione in Ue. Sarebbe vergognoso se ce la facessero pagare", ha dichiarato. "Escludo che sia così perché abbiamo una responsabilità come leader, rispondere ai cittadini. L'Italia deve far valere il suo ruolo e il suo peso".
Il primo annuncio dell'ok alla rosa di nomi, ventilata ormai da settimane, è arrivato dal presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa, che in una nota ha definito "la decisione del Consiglio Europeo di eleggere António Costa come prossimo presidente, una decisione magnifica per l'Europa e anche per il Portogallo". Subito dopo, è seguito il comunicato ufficiale del presidente uscente del Consiglio Europeo, Charles Michel.
Sui social la premier estone Kaja Kallas si è detta "onorata di essere nominata candidata ad Alta Rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. La vostra fiducia significa molto. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per garantire che l’Europa sia un partner globale efficace per mantenere i nostri cittadini liberi, sicuri e prosperi", ha scritto.