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Manovra 2024

No tax area, chi non paga le tasse nel 2024 dopo la manovra del governo Meloni

La riforma fiscale del governo Meloni, approvata insieme alla legge di bilancio, ha modificato le aliquote Irpef e alzato la no tax area a 8.500 euro per dipendenti e pensionati. Considerando detrazioni e trattamento integrativo, però, i dipendenti non dovranno versare l’Irpef fino a un reddito di 13mila euro.
A cura di Luca Pons
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La nuova riforma fiscale avrà un effetto anche più ampio di quello annunciato dal governo Meloni. L'intervento, infatti, prevede che da una parte cambino gli scaglioni Irpef – che passano da quattro a tre, abbassando del 2% il prelievo sui redditi da 15mila a 28mila euro – e dall'altra aumenti la cosiddetta no tax area, cioè la soglia di reddito sotto la quale non si paga l'Irpef. Il decreto approvato lunedì dall'esecutivo contiene una modifica piuttosto ridotta: oggi la no tax area arriva a 8.145 euro annuali per i dipendenti, e a 8.500 euro per i pensionati; con la riforma, si alzerà a 8.500 euro per entrambi. Ma l'effetto sarà che nel 2024 per i dipendenti fino a un reddito di 13mila euro non si pagherà l'Irpef, in sostanza.

Il meccanismo per calcolare quanto si paga di Irpef è piuttosto complicato, non contano solo il reddito lordo e le aliquote fissate dalla legge. Anche se sulla carta – con la nuova riforma – chi ha un reddito da 8.500 euro fino a 28mila euro dovrebbe rientrare nella fascia che paga il 23% di Irpef, la realtà è diversa e la cifra che si paga è decisamente più bassa. Questo perché l'aliquota stabilisce solo l'Irpef lorda: poi ci sono una serie di riduzioni da applicare.

Ad esempio, bisogna tenere conto di tutti gli oneri deducibili. Sono le varie detrazioni fiscali, che per i dipendenti diminuiscono al crescere dello stipendio o della pensione fino a un limite di 50mila euro, e vengono scalate dall'Irpef lorda. In più c'è il trattamento integrativo, una sorta di bonus che riduce automaticamente l'Irpef da pagare per i redditi più bassi e può arrivare fino a 1.200 euro all'anno. Sommando tutte le riduzioni possibili, viene fuori che la no tax area in pratica arriverà fino a 13mila euro.

Il calcolo effettuato dal Sole 24 Ore, anche se non tiene conto delle addizionali Irpef che variano da Regione a Regione e da Comune a Comune, e quindi non riflette al 100% quello che i contribuenti dovranno versare, rende l'idea. Concretamente, considerando un trattamento integrativo da 1.200 euro e tutte le detrazioni che spettano ai lavoratori dipendenti, fino a 13mila euro risulta che non c'è Irpef da pagare. Arrivati a 14mila euro annuali, l'Irpef lorda (cioè applicando l'aliquota del 23%) sarebbe di 3.220 euro, ma con le varie integrazioni si scende a 65 euro da versare.

Va ricordato che sulla carta i nuovi scaglioni sarebbero così: fino a 28mila euro si paga il 23% di Irpef, da 28mila a 50mila euro il 35%, e poi sopra i 50mila euro si paga il 43%. Ma considerando le detrazioni, chi guadagna 20mila euro in realtà si troverà a pagare circa 1.957 euro di Irpef, che sono meno del 10%. Alla soglia dei 28mila euro si pagheranno 4.465 euro, cioè meno del 16%.

La percentuale cresce lentamente con l'aumentare del reddito: a 40mila euro si paga il 24% di Irpef (9.772 euro), a 50mila euro il 28% (14.570 euro). Dai 50mila euro in su non si applicano più detrazioni, e così l'aliquota effettiva continua ad aumentare lievemente. Il reddito più alto calcolato dal Sole 24 Ore è di 80mila euro all'anno: si prevede il pagamento di 27.040 euro di Irpef, pari al 34% circa del reddito.

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