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No, non era l’Ultima Cena quella raffigurata nella cerimonia inaugurale delle olimpiadi

Ha suscitato polemiche la perfomance delle drag queen alla cerimonia d’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, accostata dalla destra e dalla Chiesa all’iconografia cattolica dell’Ultima Cena di Gesù con gli apostoli. L’ideatore della cerimonia, Thomas Jolly, ha spiegato però che l’intento della rappresentazione non era blasfemo.
A cura di Annalisa Cangemi
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La rappresentazione con le drag queen proposta alla cerimonia d'inaugurazione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 fa infuriare i sovranisti e la Chiesa. Il problema è che per molti la performance del banchetto con le drag queen, ribattezzata ‘Festività', è stata accostata all'Ultima Cena di Cristo, nella famosa rappresentazione di Leonardo da Vinci.

L'opera dipinta tra il 1494 e 1498, una delle testimonianze più celebri del Rinascimento italiano, raffigura Gesù a tavola, al centro del quadro, in compagnia dei 12 apostoli, ritratti in quattro gruppi di tre, in modo simmetrico. Ed è a questo affresco che tutti i detrattori hanno pensato quando hanno visto l'esibizione. La scena è stata vista come un chiaro riferimento all'iconografia dell'Ultima Cena, ed è stata considerata blasfema.

Le polemiche

Attraverso un comunicato, la Conferenza episcopale di Francia (Cef), ha detto: "La cerimonia di apertura proposta dal COJOP (Comitato organizzatore dei Giochi olimpici e paralimpici) ha offerto al mondo intero ieri sera meravigliosi momenti di bellezza, di gioia, ricchi di emozioni e universalmente lodati. Questa cerimonia purtroppo comprendeva scene di derisione e di scherno del cristianesimo, che deploriamo profondamente", si legge in un comunicato stampa, co-firmato dagli organizzatori degli ‘Holy Games', un programma della Chiesa cattolica per conciliare sport e fede.

"Pensiamo a tutti i cristiani di tutti i continenti che si sono sentiti feriti – continua il documento – per gli eccessi e la provocazione di alcune scene. Auspichiamo che capiscano come la festa olimpica vada molto al di là dei partiti presi ideologici di qualche artista". I vescovi quindi hanno ringraziato "i membri di altre confessioni religiose che ci hanno espresse la loro solidarietà".

La polemica è arrivata dall'altra parte del mondo: il vescovo Robert Barron del Minnesota, negli Stati Uniti, ha invitato i cattolici a "far sentire la loro voce", in risposta a quella che ha definito "la grave presa in giro dell'Ultima Cena". Sui social si è espresso anche Elon Musk, patron di X, che ha parlato di un cristianesimo "diventato impotente" e di una performance "estremamente irrispettosa".

Anche in Italia la rappresentazione artistica è stata oggetto di condanna, a partire dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: "Aprire le Olimpiadi offendendo miliardi di Cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Chi vuole rispetto, porti rispetto. Squallidi".

"Tanti, troppi si sono sentiti emarginati e soprattutto non rispettati nelle diverse sensibilità", ha scritto su Facebook Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità. Mentre Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, ha attaccato: "Che bisogno ci fosse mettere al centro della manifestazione immagini blasfeme anziché gli atleti, non è dato di sapere. Certo è che non ricordiamo un'inaugurazione delle Olimpiadi così poco coinvolgente ed emozionante e così miseramente relegata a blasfemo avanspettacolo".

Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha parlato di "offerta gratuita ai cristiani" e anche il quotidiano cattolico Avvenire ha preso posizione nel suo editoriale: "Si è andati giù pesante di trucco e parrucco a ridisegnare un'umanità che ormai pare aver senso solo se trasgredisce. Non prendeteci per biechi bacchettoni moralistici, ma che senso ha dover vivere ogni singolo evento planetario, per di più sportivo, come se fosse un Gay Pride?".

Sulla vicenda si è fatto sentire anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che su X ha postato l'immagine dell'Ultima Cena e ha scritto: "L’Ultima Cena di Leonardo è una delle più alte espressioni dell’arte e rappresentazione di un atto evangelico, caro a milioni di cristiani. Dileggiarla non è libertà ma semplice volgarità. François René de Chateaubriand si starà rivoltando nella tomba". Ma le cose stanno esattamente così?

Cosa rappresentava davvero la cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024

Nella sequenza dei Giochi Olimpici si vede al centro Barbara Butch, dj e militante per i diritti Lgbtq+, circondata da un gruppo di drag queen. Poi sul tavolo compare anche l'artista Philippe Katerine, con il corpo pitturato di blu. Quest'ultimo per alcuni è un riferimento a Gargantua e Pantagruele, la serie di romanzi scritti da François Rabelais nella prima metà del Cinquecento. Sulla performance però è intervenuto anche l'account ufficiale dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, che ha chiarito così il significato della scena: "L'interpretazione del dio greco Dioniso ci fa capire l'assurdità della violenza tra esseri umani". Se non bastasse la presenza del dio del vino Bacco (per i greci appunto Dionisio), a richiamare il soggetto mitologico e pagano, secondo la tradizione rinascimentale e barocca, non proprio quindi l'iconografia cattolica dell'Ultima Cena di Gesù con gli apostoli, bisogna notare almeno un altro dettaglio: nell'Ultima Cena gli apostoli sono ovviamente 12, mentre qui le figure che compongono la scena sono 16.

Secondo qualcuno la sequenza potrebbe essere stata ispirata dal dipinto ‘Le Festin des dieux', di Jan Harmensz van Bijlert, artista del Seicento, che raffigura un banchetto degli dei sull'Olimpo, in occasione del matrimonio di Teti e Peleo: al centro della scena si vede in questo caso Apollo incoronato, identificabile dalla sua lira (e la corona fa pensare proprio a quella di Barbara Butch). In basso, sdraiato, c'è appunto Bacco.

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L'ideatore della cerimonia: "Abbiamo messo in scena le idee repubblicane"

"Non volevo essere sovversivo, né choccare nessuno. Semplicemente, in Francia abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo e con chi vogliamo". Si è giustificato così Thomas Jolly, ideatore della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, difendendo le sue scelte dalle critiche di coloro che si sono scagliati contro le rivendicazioni Lgbtq+. "Abbiamo il diritto di credere o di non credere. Ieri sera, abbiamo messo in scena semplicemente le idee repubblicane, di benevolenza e di inclusione", ha aggiunto, richiamando in pratica il motto della Repubblica francese, Liberté, Égalité, Fraternité.

La volontà di rifarsi a un soggetto mitologico, richiamato anche dalla figura di Apollo incoronato, a cui con tutta evidenza sembra appunto ispirarsi Barbara Butch, è stata esplicitata oggi da Jolly: "Una cerimonia per riconciliare non per denigrare", ha ribadito rispondendo alle tante critiche, e spiegando il senso dello spettacolo.

Su quella che a molti, vescovi compresi, è sembrata essere un'offensiva parodia dell'Ultima cena di Gesù, ha detto: ""Non era l'Ultima Cena la mia ispirazione. Credo fosse abbastanza chiaro che si trattava di Dioniso che arriva a tavola, è il dio della Festa, del vino e padre di Sequana, la dea legata al fiume".

"L'idea era quella di creare un grande banchetto pagano legato agli dei dell'Olimpo. Non troverete mai in me o nel mio lavoro il desiderio di deridere o denigrare qualcuno – ha affermato Jolly, parlando con Bfmtv – Volevo fare una cerimonia che riparasse e riconciliasse…D'altra parte, se il nostro lavoro viene usato per generare nuovo odio e divisione…". "L'idea – ha spiegato – era una grande festa pagana, legata agli dei dell'Olimpo…Olimpo, Olimpo, spirito olimpico…".

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