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No incarichi pubblici ai corrotti, stop a parentopoli: la mossa finale del governo Monti

Il Consiglio dei Ministri ha formalizzato quest’oggi una riforma della pubblica amministrazione che sia in continuità con la legge anti corruzione e che eviti le parentopoli. Il prossimo passo sono gli stipendi, ma sarà un’operazione a carico del governo che verrà.
A cura di Andrea Parrella
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Chigi - consiglio ministri

Il governo Monti offre gli ultimi scampoli della propria azione, con alcuni provvedimenti atti a programmare restrizioni per per gli incarichi ai vertici della Pubblica amministrazione, che è un incipit importante di continuità con le intenzioni della legge anti-corruzione, che il prossimo governo sarà chiamato a completare. Il ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, ha messo a punto un provvedimento legislativo che tenda a ridimensionare l'effetto parentopoli sulle assunzioni in PA e ad incidere in senso qualitativo sui futuri impieghi pubblici.

Nello specifico non sara' possibile conferire incarichi dirigenziali e incarichi amministrativi di vertice a chi ha riportato condanne penali (anche non definitive) per reati contro la pubblica amministrazione; a chi ha ricoperto determinati incarichi e cariche in enti privati; o incarichi di indirizzo politico. E' stabilita, inoltre, l'incompatibilita' tra incarichi dirigenziali e incarichi amministrativi di vertice e incarichi e cariche in soggetti privati, che si estende al coniuge e ai parenti ed affini per evitare nuove parentopoli; nonche' tra incarichi dirigenziali e incarichi amministrativi di vertice e cariche in organi di indirizzo politico.

La formazione dei dirigenti. E' questo un altro elemento fondamentale per la nuova riforma: il Cdm ha approvato in via definitiva il regolamento di riordino del sistema di reclutamento e formazione e delle scuole pubbliche di formazione. L'obiettivo è quello di selezionare i giovani più meritevoli per l'accesso alla carriera dirigenziale nella Pubblica Amministrazione  A questo scopo saranno programmati, ogni anno, un certo numero di posti disponibili per concorsi banditi dalla nuova Scuola Nazionale dell'Amministrazione (Sna) e dalle altre scuole della Pa. Ecco quanto ha dichiarato il ministro Patroni Griffi:

Questa riforma segna uno spartiacque importante nella lotta alla corruzione. Si apre una fase nuova per una P.A. di qualita'. E si apre anche un canale che consentirà sempre più di selezionare la migliore classe dirigente del Paese.

Il dovere del prossimo governo sarà quello di incidere sugli stipendi al fine di scegliere tra la proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali portando a termine la procedura del regolamento, oppure di trovare una diversa copertura e cosi' evitare per il 2014 il blocco delle progressioni e degli automatismi retributivi. Ecco quanto emerso dal Consiglio dei Ministri di quest'oggi.

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