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No del Senato all’arresto del senatore di Forza Italia, Domenico De Siano

L’Aula di Palazzo Madama ha confermato la decisione della giunta per le immunità: niente domiciliari per il parlamentare indagato per corruzione e turbativa d’asta in un’inchiesta sugli appalti nella raccolta rifiuti.
A cura di B. C.
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Con 208 voti a favore, 40 contrari e soli tre astenuti l’Aula del Senato ha confermato la decisione presa dalla Giunta per le immunità circa il rigetto alla richiesta, giunta dai magistrati di Napoli, degli arresti domiciliari per Domenico De Siano, senatore di Forza Italia. Il parlamentare è coinvolto in un'inchiesta su presunte tangenti legate ad appalti sui rifiuti nei comuni di Lacco Ameno, Forio e Monte di Procida. Nei confronti di De Siano era caduta l'accusa di associazione a delinquere, ma deve ancora rispondere dei reati di corruzione e turbativa d'asta. La giunta presieduta dal senatore Stefàno, accedendo agli atti aveva ritenuto insufficienti gli elementi a carico del senatore azzurro. La stessa decisione è stata assunta analogamente dall’aula di palazzo Madama.

Sì all'uso delle intercettazione Dell’Utri nell’inchiesta Girolamini

E sempre nell’Aula del Senato, con 164 sì, 79 no e 5 astenuti, è stata confermato la decisione della giunta per le immunità a dare l’okay all’uso delle intercettazioni di Marcello Dell’Utri nell’ambito della vicenda della Biblioteca dei Girolamini di Napoli. L’ex senatore di Forza Italia è accusato di concorso in peculato: secondo l’imputazione, avrebbe ricevuto libri trafugati dall’ex direttore della biblioteca di Napoli Marino Massimo De Caro, già condannato in via definitiva a 7 anni. Una serie di furti che la Corte dei Conti ha stimato in 20 milioni: “Un danno incalcolabile” l’avevano definito l’accusa, ”un massacro totale”, ”la distruzione di un patrimonio”. Nelle intercettazioni telefoniche si sentono Dell’Utri e De Caro che parlano dei volumi che l’ex senatore, ammise di avere ricevuto dall’ex direttore sostenendo che si trattava di regali e di ignorarne la provenienza.

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