No alle trascrizioni dei figli di coppie omogenitoriali: maggioranza boccia emendamenti Pd e +Europa
Niente trascrizioni automatiche degli atti di nascita dei figli e delle figlie delle famiglie arcobaleno. La maggioranza ha bocciato due emendamenti, del Pd e di +Europa, che avrebbero introdotto nell'ordinamento la trascrizione degli atti di nascita dei figli delle coppie gay concepiti all'estero, così come chiesto da alcuni sindaci. Gli emendamenti – respinti per 13 voti a 11 – erano stati presentati al progetto di legge di Fdi per rendere la maternità surrogata reato universale, cioè perseguibile anche se la pratica viene effettuata all'estero. La commissione Giustizia della Camera ha iniziato l'esame della proposta di legge.
"Sul cosiddetto reato universale di Maternità surrogata, oggi in discussione in commissione Giustizia, i partiti della maggioranza hanno nuovamente dimostrato l'analfabetismo giuridico che li caratterizza, proponendo di perseguire penalmente chi, in un Paese estero, mette in atto una pratica del tutto lecita e regolamentata ai sensi della normativa di quel Paese. Come +Europa abbiamo presentato alcuni emendamenti in commissione Giustizia per fermare questo obbrobrio giuridico, ma anche con gli obiettivi di depenalizzare la cosiddetta maternità surrogata e di tutelare la parte debole di tutta questa vicenda, che sono le bambine e i bambini già nati contro cui questa destra si sta da tempo accanendo", ha dichiarayo Riccardo Magi, segretario di +Europa.
"Stiamo provando, per dare seguito al monito che la Corte Costituzionale ha rivolto al Parlamento nel 2021, a chiarire che i bambini, una volta nati, indipendentemente da come e dove siano venuti al mondo, debbano in ogni caso essere riconosciuti anche in Italia come figli dei genitori che si sono assunti la responsabilità genitoriale. Si tratta di una questione che riguarda la vita e i diritti fondamentali dei minori, che è urgente e prioritaria anche rispetto a ogni discussione di merito sulla gestazione per altri", ha aggiunto Magi.
Prosegue dunque l'attacco della maggioranza di centrodestra alla comunità Lgbt, dopo il no dei mesi scorsi al Certificato europeo di filiazione proposto dall'Ue, che avrebbe potuto facilitare il riconoscimento di tutti i figli all'interno dei Paesi membri, a prescindere dalla modalità con cui sono stati concepiti, e dopo lo stop alla trascrizione automatica nel Comune di Milano sul registro dell'anagrafe per i figli delle coppie omogenitoriali stabilito a marzo.
La maggioranza in commissione Giustizia oggi ha anche bocciato gli emendamenti delle opposizioni che sopprimevano l'articolo unico della pdl di Fdi che dichiara reato universale la Maternità surrogata. Gli emendamenti sono stati respinti per 14 voti a 12. Per la maggioranza ha votato anche il presidente Ciro Maschio, come hanno riferito alcuni deputati dell'opposizione. In genere il presidente della commissione Giustizia, per prassi, non vota. "Ho votato contro per esprimere il mio diritto a manifestare il mio pensiero su un tema sensibile, ma comunque ho sempre garantito, da presidente, l'imparzialità" dei lavori, ha spiegato Maschio a margine della riunione. "È una sgrammaticatura questa cosa del presidente che vota, anche perché non serviva", ha replicato il deputato Pd Alessandro Zan.