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No al burqa e pene più severe per gli stupri di gruppo: la proposta della Lega

La Lega ha presentato due proposte di legge per vietare completamente l’uso di indumenti che coprono il volto, introducendo il reato di “costrizione all’occultamento del volto”. Il partito mira anche a inasprire le pene anche per gli episodi di molestie sessuali collettive, come il Taharrush gamea, con reclusioni da 10 a 16 anni.
A cura di Francesca Moriero
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"No al burqa e nessuna pietà per gli stupratori di gruppo". Vanno a braccetto le nuove proposte della Lega che mirerebbero a vietare completamente gli indumenti che coprono il volto, introducendo sanzioni severe per chi obbliga altri a farlo, a maggior ragione se la vittima in questione è una donna. La proposta includerebbe così l’introduzione di un nuovo reato, definito "costrizione all’occultamento del volto".

Un altro punto che il partito di Matteo Salvini ha tenuto a precisare, riguarda gli episodi di violenze sessuali collettive, come quelli avvenuti durante i festeggiamenti di Capodanno a Milano.

"Le orribili molestie sessuali di gruppo di Capodanno non sono un fenomeno unico, bensì una vera e propria pratica – nota in Egitto e diffusa in Europa – caratterizzata da un rituale collettivo di violenza sessuale, il Taharrush gamea".

Secondo i promotori della legge, quindi, questi episodi non sarebbero isolati, ma sarebbero riconducibili al Taharrush gamea, un'espressione della lingua araba usata oggi per indicare un'aggressione sessuale collettiva nei confronti di una donna.

La Lega propone che chiunque prenda parte a questi atti violenti sia punito con una pena detentiva da 10 a 16 anni. Il deputato Igor Iezzi, capogruppo della Lega in Commissione Affari Costituzionali e primo firmatario delle proposte, ha spiegato così la posizione del partito: "Se vieni in Italia, rispetti la nostra cultura, ti integri e, soprattutto, non delinqui. Siamo in Occidente: qui il rispetto per le donne e il loro diritto all’emancipazione non si toccano. Sia chiaro".

Nel 2024 solo il 4% dei femminicidi con vittime italiane è stato commesso da stranieri

A proposito di donne e diritto all'emancipazione, il 2024 si è chiuso con 109 femminicidi in Italia. A confermarlo i dati del Ministero dell'Interno che hanno sottolineato un terribile trend: nel 2024, ogni tre giorni, una donna veniva uccisa da un uomo. Nonostante una lieve diminuzione degli omicidi rispetto all’anno precedente, la violenza di genere continua a rappresentare una tragedia che attraversa la nostra società, sostenuta da un sistema che non riesce forse ancora a garantire protezione e sicurezze concrete per le donne.

Nel 2024, sempre secondo il ministero dell’Interno, 95 donne delle 109 vittime, sono state uccise in contesti familiari o affettivi, e 59 hanno perso la vita per mano di un partner o ex partner. Dietro le statistiche, emergono altre tendenze preoccupanti: aumentano le vittime straniere, ma quasi la metà di loro (45,8%) è stata uccisa da uomini italiani. E solo il 4% dei femminicidi con vittime italiane è stato commesso da stranieri.

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