Niger, ritrovati cadaveri di 34 migranti nel deserto, 20 sono bambini

Le tragedie dell'immigrazione non si verificano solo in mare. Le autorità del Niger hanno riferito di aver trovato nel deserto del Sahara i corpi di trentaquattro persone, tra cui venti bambini, nove donne e cinque uomini. Secondo il ministro dell'interno Bazoum Mohammed i migranti sarebbero "morti di sete" nel tentativo di arrivare verso l'Europa, dopo essere stati "abbandonati dai trafficanti di uomini " vicino Assamakka, nella regione dell’Agadez, posto di frontiera con l'Algeria. "Il decesso risale a circa una settimana fa, tra il 6 e il 12 giugno", ha spiegato il ministro, che ha accusato di queste morti "reti criminali di trafficanti e intermediari". Al momento sono stati identificati solo due dei trentaquattro cadaveri ritrovati: quello di uomo e quello di una donna di ventisei anni, entrambi nigeriani. Non si conoscono ancora, invece, le nazionalità degli altri.

Secondo quanto riporta l'Oim – Organizzazione mondiale delle migrazioni, il Niger è uno dei principali punti di passaggio per raggiungere il Mediterraneo. Si stima che circa il 60% di coloro che sono partiti dalle coste libiche sia arrivato lì passando dal Niger. Dopo il nuovo caos che si è abbattuto sulla Libia, la rotta algerina è diventata molto battuta dai migranti, che attraversano il Sahara fino a Tamanrasset, grande città del sud del paese. Dopo un accordo tra i due paesi, nel 2015 oltre 7 mila persone di origine nigeriana- di cui oltre la metà donne e bambini – presenti clandestinamente in Algeria sono stati rimandati indietro.