Niente opinioni personali e stop ai regali: il nuovo Codice Meloni per i dipendenti di Palazzo Chigi
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha introdotto un nuovo codice etico per i dipendenti di Palazzo Chigi, che ridefinisce le regole di comportamento all’insegna della riservatezza e dell’imparzialità. Il documento stabilisce una serie di obblighi che mirano a evitare fughe di notizie, politicizzazione e conflitti d’interesse, ponendo anche limiti alle libertà personali dei dipendenti, specialmente nell'ambito pubblico e digitale. Il documento, articolato in 26 articoli e approvato con un decreto il 13 dicembre 2024, poi registrato il 14 gennaio 2025, sostituisce il vecchio codice, risalente al lontano 2014.
Le novità principali
Tra le novità principali, come ha riportato Il Fatto Quotidiano nella mattina di oggi, 21 gennaio 2025, spicca il divieto per i dipendenti di esprimere opinioni politiche che "possano minare l'imparzialità dell’istituzione"; questo obbligo, sancito dall’articolo 4, si applica anche ai commenti indiretti e alle attività online. Un'altra misura, assai stringente, riguarda il rispetto della riservatezza: i dipendenti saranno tenuti a mantenere il segreto d’ufficio su tutte le informazioni acquisite nel corso del loro lavoro. Questa norma si affianca all’adozione di sistemi di tracciamento per evitare fughe di notizie interne.
Per la prima volta, il codice regola anche l’uso dei social media, limitando la possibilità di esprimere opinioni personali riconducibili all’istituzione. Qualsiasi contenuto che possa danneggiare l’immagine della Presidenza o della Pubblica Amministrazione, insomma, sarà ora vietato.
Tra le novità c'è anche quella che i dipendenti dovranno dichiarare incarichi o ruoli assunti in associazioni, enti o partiti politici che potrebbero interferire con le loro funzioni. Inoltre, nuove norme prevengono il "pantouflage", cioè impediscono ai dipendenti di essere assunti da aziende private con cui hanno avuto rapporti contrattuali. Novità anche per quanto riguarda i regali, che ora sarà vietato ricevere, salvo rare eccezioni, con destinazione benefica.
Infine, il codice introduce nuove tutele per i whistleblower, cioè per chi denuncia illeciti, e sancisce poi che consulenti o collaboratori condannati per reati gravi non potranno ricoprire incarichi pubblici.