Niente ergastolo per Alfredo Cospito, l’anarchico è stato condannato a 23 anni di carcere
Svolta nella vicenda giudiziaria di Alfredo Cospito, anarchico condannato all'ergastolo per aver piazzato due ordigni esplosivi davanti alla scuola degli allievi dei carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, nel 2006. La corte d'assise d'appello di Torino ha ricalcolato la sua pena, fissandola a 23 anni di carcere. Cospito era diventato noto negli scorsi mesi per il suo sciopero della fame in protesta contro le condizioni di detenzione del 41 bis. La sentenza, comunque, non ha effetto su questo aspetto: Cospito resterà in regime di 41 bis.
Precedentemente Cospito era stato condannato a 20 anni, ma poi la corte di Cassazione aveva stabilito che il reato in questione era una strage contro la sicurezza dello Stato – nonostante non ci fossero vittime. Così, aveva aperto al 41 bis e a un ricalcolo della pena. Nel nuovo processo per stabilire la pena era sembrato quasi certo che per Cospito sarebbe arrivato l'ergastolo. La Corte costituzionale, però, era intervenuta decidendo che il tribunale torinese avesse la possibilità di applicare delle attenuanti. Così è stato: i giudici piemontesi hanno applicato l'attenuante della lieve entità, dato che nell'attentato non ci sono stati né morti né feriti.
"In vent'anni di attentati di sigle anarchiche non c'è mai stato un morto né un ferito. Chiaramente erano tutti attentati dimostrativi. Questo è solo un processo alle idee", ha dichiarato lo stesso Cospito oggi, in aula, parlando in videochiamata dal carcere di Sassari. "In questo processo sono evidenti accanimento e stranezze, quando è successo l'attentato nessuno gli ha dato importanza. Poi la Cassazione ha trasformato una strage semplice in strage politica".
Il procuratore generale Francesco Saluzzo aveva chiesto la conferma dell'ergastolo e l'isolamento diurno per dodici mesi nei confronti di Cospito. "A Fossano l'azione è stata micidiale e il pericolo massiccio. Non è stata una somma di petardi, ma esplosivi con un discreto potenziale", ha affermato in aula il pg. "E poi abbiamo la rivendicazione che Cospito fa di quell'atto, l'obiettivo non erano i cittadini o i passanti, ma le istituzioni". A processo c'è anche Anna Beniamino, ex compagna di Cospito, che avrebbe piazzato gli ordigni insieme a lui. Per lei, la condanna è stata ridotta a 17 anni e 9 mesi di reclusione. La richiesta era di 27 anni e un mese.
Flavio Rossi Albertini, legale di Cospito, ha ribadito che "non si capisce perché la procura voglia applicare una pena così esemplare". La corte, presieduta da Alessandra Bassi, gli ha dato ragione. "Siamo assolutamente soddisfatti, 23 anni è una pena elevata ma avevamo timore che potesse andare molto, molto peggio", ha commentato Rossi Albertini.