Niente distanziamento sugli scuolabus, Regioni chiedono deroga anche per metro e bus
Lo scontro tra Regioni e Comitato tecnico-scientifico sul distanziamento di un metro sui mezzi del trasporto pubblico locale prosegue. Anche dopo le linee guida degli esperti su ciò che avverrà, invece, negli scuolabus. Uno scenario che potrebbe essere ripreso anche su bus e metro, ammorbidendo così la posizione del Cts e avvicinandosi alle richieste delle Regioni. Ad ora il Cts ha confermato di non voler cambiare le linee guida del trasporto pubblico, lasciando la distanza minima di un metro e riducendo, così, la capienza dei mezzi. Come racconta la Repubblica, però, sono ora allo studio anche altre misure, per provare a ridurre l’impatto delle limitazioni su bus, metro e tram. Oggi si terrà una nuova riunione del Comitato, nel tentativo di capire se c’è margine per modificare le indicazioni finora fornite, che in effetti risalgono ormai a qualche mese fa (marzo). Negli ultimi mesi sono stati condotti nuovi studi che potrebbero rendere meno drastiche le misure di contenimento sui mezzi: per ora, pur essendo considerati luoghi a rischio affollamento, sembra che non provochino una diffusione eccessiva del virus, ovvero non fanno scoppiare dei veri e propri focolai.
Le richieste delle Regioni su bus e metro
Le Regioni continuano a chiedere di eliminare il distanziamento obbligatorio, sostenendo che altrimenti il trasporto nelle città verrebbe ridotto al 50% o 60% della capienza. Il rischio, dunque, è quello di lasciare a casa metà degli studenti. Altra richiesta, inoltre, è quella di avere maggiori risorse per comprare nuovi mezzi. Finora, però, sono pochi gli enti locali che hanno calcolato quanti mezzi in più servirebbero. Lo ha fatto Bologna, che stima un aumento del 20% tra pullman e bus. Inoltre il Cts già ad aprile aveva chiesto di valutare lo scaglionamento degli orari di ingresso a scuola, per ridurre la pressione sui trasporti. Ma anche questa indicazione non sembra aver avuto un gran riscontro.
Le linee guida per gli scuolabus
Il primo passo verso le richieste delle Regioni il Cts l’ha mosso sugli scuolabus: se gli alunni non staranno a bordo per più di 15 minuti potranno viaggiare anche a una distanza inferiore a un metro, ma sempre indossando la mascherina. Che, comunque, va tenuta sempre all’interno del mezzo. Proprio questo modello potrebbe essere seguito anche per gli altri mezzi di trasporto, replicando il sistema e permettendo così di derogare al distanziamento in caso di permanenza breve sul bus. Per quanto riguarda gli scuolabus, inoltre, si prevede il divieto di salire a bordo per chi ha la febbre oltre i 37,5 gradi e chi è stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone risultate positive al Covid.