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Nicola Zingaretti contro Luigi Di Maio: “Antepone sua ambizione personale a interessi cittadini”

Il presidente della Regione Lazio e candidato alla guida del Pd, Nicola Zingaretti, attacca Luigi Di Maio: “Credo che il vicepresidente del Consiglio Di Maio stia anteponendo una sua ambizione personale a dispetto del volere dei cittadini che lo hanno votato. È la strategia dello stare al potere a tutti i costi”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Le primarie del Pd del 3 marzo si avvicinano e uno dei candidati alla guida del Pd, Nicola Zingaretti, si concentra non solo sul voto della prossima domenica ma anche sull’opposizione al governo formato da Lega e Movimento 5 Stelle. A partire dal vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio: “Credo che il vice premier Di Maio stia anteponendo una sua ambizione personale a dispetto del volere dei cittadini che lo hanno votato. È la strategia dello stare al potere a tutti i costi”, afferma durante la puntata di Otto e Mezzo, in onda su La7. Il presidente della Regione Lazio continua: “Sono rimasto molto colpito e deluso dalla reazione di Di Maio al voto dell'Abruzzo e della Sardegna. Il M5s vive l'esperienza di governo in maniera molto subalterna alla Lega e per questo vive una grande crisi. Succede sempre così quando un leader si chiude in un bunker e non vuole vedere la crisi. Non mi permetto di dire se deve dimettersi o meno, ma il tema non è Di Maio ma quanto l'Italia pagherà il costo di questa maggioranza che ci sta portando verso la recessione”. Il candidato alle primarie del Pd spiega anche qual è uno dei motivi che lo ha spinto a scendere in campo in prima persona: “Mi sono candidato per fermare Matteo Salvini ed ero preoccupato che il mio partito, il Pd, non riuscisse a farlo”, afferma ancora.

Le primarie del Pd

Zingaretti è concentrato anche sulla partita interna al suo partito, con il voto dei prossimi giorni. “È stato sbagliato aspettare un anno per il congresso del Pd, ma i voti in Abruzzo e in Sardegna ci dicono che il popolo del centrosinistra c'è e si è disperso ma si riunisce o conquista nuove posizioni quando c'è un candidato credibile. Siamo in una fase di grandissimo dinamismo”, afferma il presidente della Regione Lazio spiegando che per le primarie conta “di andare sopra il milione” di votanti.

L’esponente del Pd aggiunge ancora: “Io credo che il problema del partito sia quello di dover ricostruire un radicamento sociale tra le persone sulla base di un lavoro e di battaglie politiche che ai cittadini sono mancate. Il tema non è fare un album di figurine, di chi è dentro e chi è fuori e la questione di LeU è un problema inventato da miei avversari alle primarie, perché loro stessi hanno detto di non voler rientrare nel Pd”.

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