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Nemmeno il Vaticano crede alla veggente di Medjugorie, ma non riesce a dire di non andarci in pellegrinaggio

Il Vaticano fa un passo, ma non è quello decisivo. Si è infatti finalmente espresso: non boccia l’esperienza Medjugorie ma non riconosce né le apparizioni della Madonna, né i veggenti. Però permette che continuino a “consigliare” di abbandonare le cure per il cancro, in favore della preghiera.
A cura di Saverio Tommasi
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Una delle sei ve
La veggente di Medjugorie

Il Vaticano si è espresso su Medjugorje: "Potete pregare, ma non confermiamo l'autenticità". Se ci pensate bene è una dizione fantastica, quasi infastidita, spacchettando le parole suona come: "Ragazzi, per carità nessuno vi impedisce di pregare, però su quarant'anni di fenomeni soprannaturali, presunte apparizioni settimanali e miracoli, noi ne confermiamo neanche mezza".

Diciamo la verità: il Vaticano è ufficialmente più che scettico. Se su quarant'anni di presunte apparizioni anche quotidiane, sei veggenti in carica e decine di miracoli raccontati, non ne convalidano neanche uno, non è difficile capire cosa pensino oggi dalle parti dei più alti rappresentanti in grado dell'Altissimo.

Poi certo pregare fa sempre bene, dicono – un po' come le raccomandazioni della nonna – e allora nella relazione della Dottrina della Fede viene salvata "l'esperienza spirituale", ma addirittura la parola "veggenti" la fanno precedere dalla parola "presunti". E in qualche modo la relazione tenta di esautorare i veggenti dall'incontro con i fedeli quando nella stessa relazione del Vaticano scrivono, come raccomandazione ai credenti: "I pellegrinaggi non si fanno per incontrare i presunti veggenti, ma per avere un incontro con Maria". Eccola qua, servita su un piatto d'oro. Più laici di tanti laici.

Però non è tutto oro quello che luccica, anche se a Medjugorje di oro ce n'è comunque in giro parecchio.

Ci sarebbe voluto infatti un po' di coraggio in più, da parte del Vaticano, soprattutto ora che è chiaro che la storia delle apparizioni non convince neanche Papa Francesco. I racconti dei veggenti, molti di quei racconti, sono infatti da brividi da qualunque parte li si guardi. Non è soltanto una questione da punto interrogativo, che porta a domandarsi "forse sono veri oppure no". A meno che non si pensi, ad esempio, che la Madonna nell'indicare il pericolo, il male, si sia rivolta verso il mondo arabo. Che la Madonna abbia indicato il male alludendo con lo sguardo a una Moschea, come fosse la paladina di una guerra di religione. Perché delle due l'una: o qualcuno crede veramente che la Madonna sia razzista, oppure i veggenti si sono inventati le sue apparizioni.

Le pressioni economiche per la validazione dell'esperienza Medjugorje, pacchetto completo andata e ritorno con pernottamento e acquisto di suppellettili, dispiegate a difesa dell'esperienza di fede turistica, è stato imponente. Ma evidentemente non sufficienti perché il Vaticano credesse proprio a tutto. Insomma, dai, c'è un limite.

Io alcuni anni fa andai a Medjugorie, con il pulmann di Paolo Brosio, in missione per Fanpage.it. L'idea era raccontare l'esperienza da dentro, senza pregiudizio. Fra le altre cose incontrai Ivo, corpo vivente testimone della potenza della Madonna (la definizione è sua), a cui la Madonna, tramite la veggente Vicka, avrebbe fatto i complimenti per la scelta di affidarsi a lei e non alla chemioterapia. Ivo raccontò di essere guarito dalle metastasi che ormai erano in tutto il suo corpo, grazie alla scelta di rifiutare le cure mediche e affidarsi alla Madonna. E così facendo, ovviamente, consigliava indirettamente lo stesso percorso anche a tutti noi che lo ascoltavamo, un centinaio di persone ogni giorno, che accorrevano con il loro bagaglio di problemi e le loro speranze, che in quel contesto venivano tradotte così: rifiutate la medicina e scegliete la fede.
La gravità di questa affermazione è enorme, tra l'altro nessuna posizione ufficiale della Chiesa cattolica, neanche la più radicale, disgiunge in questo modo la fede dalla medicina, o le giudica incompatibili alla base. Addirittura invitare a sospendere cure tumorali per "scegliere la Madonna", possiamo dirlo, è una questione che non sta in Terra, ma non sta neanche in Cielo.

Il Vaticano è da quarant'anni nell'attesa che Medjugorie si sgonfi. In questa lunghissima attesa, ormai è chiaro, non intende avallarlo, ma fino a oggi non ha trovato neanche la forza, e la compattezza, per prenderne le distanze in modo netto, con un "parlar chiaro e un no che sia no", tanto per citare Matteo 5,17-37.

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Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
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