News su migranti e sbarchi in Italia

Nell’inferno dell’hotspot di Lampedusa: “Qui fino a 6000 persone”

Nell’hotspot di Lampedusa il numero di migranti ospitati è arrivato fino a 6mila prima di iniziare a scendere. Tra incertezze sul numero esatto dei minori presenti e ritardi nella distribuzione dei pasti, oggi le persone sono 3.800, e domattina – è la speranza della Croce rossa – potrebbero essere poco più di mille.
A cura di Redazione
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di Antonio Musella e Luca Pons

La situazione a Lampedusa sta migliorando, ma molto lentamente. Nell'hotspot di contrada Imbriacola, negli ultimi giorni, sono state ospitate fino a 6mila persone alla volta. Oggi si è arrivati a 3.800 migranti,  in una situazione che resta precaria e con la previsione di trasferirne entro sera oltre 2.500.

I dati sono della Croce rossa italiana, che da inizio giugno gestisce la struttura di accoglienza e negli ultimi giorni ha affrontato il record assoluto di sbarchi sull'isola (più di 7mila persone in due giorni, 10mila persone tra lunedì e mercoledì). La portavoce della Cri, Francesca Basile, ha detto ai cronisti che questa mattina all'hotspot erano registrate 3.800 persone, "in ulteriore diminuzione perché sono in corso da questa mattina presto dei trasferimenti". Ultimati questi spostamenti, la speranza è di "poter rientrare gradualmente ad una gestione più ordinaria".

Per quanto riguarda i minori ospitati nel centro, invece, adesso non è possibile fare una stima precisa: "Un numero in questo momento non sono in grado di darlo", ha detto Basile, "ma semplicemente perché ci sono continui trasferimenti. Certo è che la presenza è importante, ed è importante inquadrare il fenomeno della vulnerabilità dei minori non accompagnati. Dentro ci sono dei minori, chiaramente i gruppi – specialmente dei minori non accompagnati – si cerca di tenerli uniti per poterli monitorare".

A una domanda di Fanpage, la portavoce ha chiarito che la Croce rossa non ha mai smesso di contare gli arrivi a contrada Imbriacola: "Gli accessi sono comunque stati contati, siamo andati oltre i 6mila. Ciascuna delle persone che entrano ed escono è stata dotata di un badge identificativo, che serve anche a noi per tenere il conto delle persone che assistiamo, oltre che a dare loro accesso a tutta una serie di servizi tra i quali anche il pasto".

A Lampedusa, dove si incrociano le storie di viaggi pericolosi e di violenze subite (come quella raccontata da Abbas a Fanpage.it) uno dei problemi degli ultimi giorni è stata proprio la disponibilità di cibo. Diverse persone hanno abbandonato l'hotspot per cercare da mangiare altrove. "La nostra cucina è anche pronta ad andare oltre i 10mila pasti che sono stati preparati ieri", ha detto Basile. "Chiaramente, questi numeri i tempi di distribuzione si allungano. Aprendo una linea sola il tempo, sebbene molto rapido, ha implicato che qualcuno abbia preferito uscire per sfamarsi all'esterno".

Ora, se l'andamento degli arrivi continuerà a calare, la Croce rossa spera di poter tornare a una situazione più tranquilla: "Siamo preparati a rispondere in ogni caso a quello che può succedere. Ci sono stati sbarchi anche nella notte, attualmente la situazione non vede ulteriori arrivi. Insomma, continuano ad arrivare ma stiamo riuscendo ad assorbire gli arrivi. Rispetto alla situazione molto critica di qualche giorno fa, sicuramente i flussi sono diminuiti".

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