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Nella fase 2 i funerali saranno consentiti: Lamorgese preannuncia eliminazione del divieto

Nella fase due dell’emergenza coronavirus potrebbe esserci un allentamento delle misure che oggi impediscono le cerimonie funebri e il culto religioso. La ministra dell’Interno Lamorgese: “Proporrò al governo, in vista della fase di graduale riapertura, di compiere un passo concreto: dobbiamo poter tornare a celebrare i funerali, seppure alla presenza soltanto degli stretti congiunti”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Presto gli italiani avranno la possibilità di celebrare di nuovo i funerali. L'interruzione era stata prevista per la prima volta dal dpcm dell'8 marzo, con il quale sono state sospese le cerimonie legate alle celebrazioni di matrimoni e per esequie, per evitare il rischio di contagi. I matrimoni già fissati i Comuni si sono così svolti unicamente in presenza degli sposi, dei testimoni e del personale comunale, mentre le tumulazioni sono state autorizzate in forma strettamente privata.

Nella fase due dell'emergenza i funerali potrebbero invece essere concessi, e un'apertura è arrivata dalla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese: "Non è umanamente sopportabile impedire le celebrazioni dei funerali alle tantissime famiglie colpite da un lutto. Proporrò al governo, in vista della fase di graduale riapertura, di compiere un passo concreto: dobbiamo poter tornare a celebrare i funerali, seppure alla presenza soltanto degli stretti congiunti, seguendo le modalità che l'Autorità Ecclesiastica riterrà di applicare nel rispetto delle misure di distanziamento fisico dei partecipanti", ha detto in una intervista ad ‘Avvenire'.

Già in occasione della Pasqua sono scoppiate polemiche per il divieto per i parroci di celebrare la messa in chiesa. La Lega aveva chiesto espressamente di concedere questa possibilità ai fedeli, magari limitando la possibilità ai capifamiglia. La Cei in questo caso è stata irremovibile. Matteo Salvini ha proseguito la sua battaglia, e anche questa mattina è tornato sulla questione: "Stamattina mi ha scritto un parroco, che mi diceva ‘io non posso fare messe e funerali, liturgie, altri invece possono celebrare e festeggiare'", riferendosi al tradizionale corteo del 25 aprile, che quest'anno però verrà sostituito da un flashmob, visto che non si potrà scendere in piazza. Il governo ha concesso però ai rappresentanti dell'Anpi, nel rispetto delle norme sanitarie, di partecipare alla cerimonia della deposizione di una corona di fiori presso i monumenti alla Resistenza presenti nei vari comuni italiani. Inizialmente una circolare anti-assembramenti inviata ai prefetti dal sottosegretario Riccardo Fraccaro aveva chiesto di limitare la presenza "alla sola autorità deponente", evitando il coinvolgimento di altre autorità o formazioni militari e, comunque, "escludendo qualsiasi forma di assembramento della popolazione".

Nella fase due qualcosa potrebbe cambiare, con un allentamento delle misure restrittive. "Il tema dell'esercizio della libertà di culto, cattolico e di altre confessioni religiose – ha spiegato la ministra – è stato alla mia attenzione fin dall'insorgere dell'emergenza coronavirus. I continui e proficui contatti con la Conferenza episcopale italiana ci hanno permesso di tracciare le prime indicazioni per lo svolgimento in sicurezza delle funzioni religiose, seppure senza la presenza dei fedeli a causa della grave situazione epidemiologica. Adesso però, in considerazione di un quadro sanitario in parziale miglioramento, sono allo studio del governo nuove misure per consentire il più ampio esercizio della libertà di culto".

Su questo è d'accordo anche il Pd. "La ministra degli interni ha detto che proporrà un allentamento delle misure che oggi impediscono le cerimonie funebri e il culto religioso. Credo che adesso che le cose vanno in molte realtà migliorando, rispettando i requisiti di sicurezza, questo sia un obbiettivo da sostenere. Una società si tiene unita anche grazie a momenti che afferiscono alla dimensione spirituale e che contraddistinguono la nostra civiltà", ha scritto su Facebook il vicesegretario del Pd Andrea Orlando.

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