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Manovra 2024

Nella bozza della manovra gli sgravi alle mamme lavoratrici: come funzionano

Tra le misure per incentivare la natalità nella bozza della manovra c’è uno sgravio contributivo al “100%” fino a un “massimo di 3000 euro annui”, senza limiti di reddito, per tutte le lavoratrici madri a esclusione del “lavoro domestico”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nella bozza della manovra, tra le misure per favorire la natalità, c'è uno sgravio contributivo al "100%" fino comunque a un "massimo di 3000 euro annui", senza limiti di reddito, per tutte le lavoratrici madri a esclusione del "lavoro domestico".

Lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, per chi ne ha tre lo sconto sui contributi dura più a lungo, fino ai 18 anni del figlio più piccolo. Si legge nel testo:

Per i periodi di paga dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero del cento per cento della quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile

Inoltre nel 2024 le mamme o i papà potranno usufruire di due mesi in più di congedo parentale retribuito al 80% fino ai 6 anni del figlio, anziché solo uno. Dal 2025 però la retribuzione del secondo mese passa al 60%, si legge sempre nella bozza della manovra. Il provvedimento contiene anche l'incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati. Ai nati da gennaio 2024 per i nuclei familiari con Isee fino a 40.000 euro con almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni, l'incremento del buono asili nido è elevato a 2.100 euro, si legge nella bozza. A questo scopo l'autorizzazione di spesa è incrementata di 240 milioni di euro per l'anno 2024, 254 milioni di euro per l'anno 2025, 300 milioni di euro per l'anno 2026, 302 milioni di euro per l'anno 2027, 304 milioni di euro per l'anno 2028 e 306 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2029.

Nel testo, di 91 articoli, troviamo anche la conferma del taglio del cuneo con una proroga della misura attuale, senza modifiche, per tutto il 2024. Ma se da una parte vengono confermate le misure a sostegno della natalità, dall'altra sale l'Iva su prodotti per l'infanzia e assorbenti: in pratica il latte in polvere e le preparazioni per l'alimentazione dei bimbi, gli assorbenti, i tamponi e le coppette mestruali diventano prodotti soggetti all'Iva al 10% (erano al 5%).Via libera anche al taglio della rivalutazione delle pensioni oltre cinque volte il minimo, all'introduzione di regole più stringenti per andare in pensione prima dei 67 anni e ai primi fondi per il rinnovo dei contratti pubblici.

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