Nel nuovo Dpcm vietati spostamenti tra Comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno
La firma del nuovo Dpcm si avvicina sempre di più, le misure restrittive che condizioneranno il prossimo Natale si vanno via via definendo. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell'informativa al Senato di questa mattina, per presentare il piano di vaccinazione, ha annunciato alcuni passaggi fondamentali del nuovo testo, frutto di giorni di discussioni. Ieri c'è stato un lungo confronto tra i presidenti delle Regioni, lo stesso Speranza e il ministro Francesco Boccia, ma anche un incontro tra Governo e capidelegazione. Oggi il ministro della Salute parlerà anche alla Camera dei deputati, alle 16, e stasera ci sarà un Consiglio dei ministri, che deciderà la stesura definitiva del nuovo Dpcm. Erano tanti i nodi che andavano sciolti, tra questi c'era la questione spostamenti. Speranza ha annunciato che 25, 26 e 1 gennaio sarà vietato spostarsi, anche tra Comuni, in tutta Italia.
Spostamenti vietati a Natale, Santo Stefano e Capodanno
"Le festività vanno affrontate con serietà – ha detto Speranza – se non vogliamo nuove pesanti chiusure tra gennaio e febbraio". Nuove misure restrittive pronte, dunque, con un inasprimento, una stretta, durante le vacanze di Natale. Verranno limitati gli spostamenti tra Regioni tra il 20 dicembre e il 6 gennaio, anche se le date (soprattutto quella finale) potrebbero cambiare. Le deroghe non sono ancora decise: se è sicuro che verrà garantito il ritorno alla residenza, non si sa ancora come ci si potrà regolare con le seconde case. Il ministro della Salute ha aggiunto che "nei giorni di festa, Natale, Santo Stefano e Capodanno, verranno limitati anche gli spostamenti tra Comuni", indipendentemente dal colore della zona.
Tutte le misure restrittive del nuovo Dpcm di Natale
Il ministro della Salute ha sottolineato che "con il prossimo Dpcm bisogna continuare con le misure rigorose, anche per non vanificare quanto fatto nelle ultime settimane". Due le scelte che indirizzano le decisioni del Governo: l'impianto a tre zone, gialla, arancione e rossa, funziona, verrà mantenuto in vigore; bisogna inasprire le misure durante le feste, per affrontarle "adeguatamente". Da qui l'idea di un periodo di regole più severe, che dovrebbe andare dal 20 dicembre al 6 gennaio, ma la data di fine potrebbe variare. Stretta anche sui viaggi all'estero, dopo il secco no all'apertura di alberghi di montagna e impianti sciistici, per evitare che gli italiani vadano in settimana bianca in Austria o Svizzera. Su questo punto Speranza ha invocato un "piano europeo" di coordinamento. L'intenzione del Governo è far tornare gli studenti a scuola, ma sembra sempre più improbabile una riapertura delle superiori prima di gennaio. Il coprifuoco notturno resta in vigore: "Vanno abbassati i rischi del contagio, se non vogliamo vanificare i sacrifici, servono queste misure".