Nel nuovo Dpcm salta il divieto ai concorsi pubblici e privati
Il nuovo Dpcm non vieta lo svolgimento di concorsi pubblici e privati. Mentre nella bozza circolata il giorno precedente all'approvazione definitiva del nuovo provvedimento si parlava di uno stop ai concorsi e agli esami di idoneità professionale (ad esclusione di quelli già in corso), nel testo approvato non è prevista alcuna proibizione. Nella bozza arrivata ieri alla stampa si leggeva: "È sospeso lo svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all'esercizio delle professione, ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari o in maniera telematica, ovvero la cui commissione ritenga di poter procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di stato e di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della protezione civile, ferma restando l'osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del ministero per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020 e ulteriori aggiornamenti; sono fatte salve le procedure in corso, quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Comitato tecnico scientifico e quelle già bandite che si dotino del suddetto protocollo".
In altre parole, si sospendevano tutti i concorsi e gli esami di idoneità professionale ad eccezione di quelli per il personale sanitario e della protezione civile e quelli già avviati. Come quello per gli insegnanti precari indetto dal ministero dell'Istruzione che è partito lo scorso 22 ottobre e terminerà solo il prossimo 16 novembre. Ora però questo passaggio è sparito del tutto dal nuovo Dpcm. Proprio il concorso per gli insegnanti era finito al centro delle polemiche nelle scorse settimane. Sia dal mondo della politica che da quello dei sindacati erano arrivate diverse richieste di rinviare il concorso, a cui parteciperanno migliaia e migliaia di persone, vista la critica situazione epidemiologica. Dal governo però era arrivato il un messaggio chiaro: sul concorso si continua. Una linea che alla fine è prevalsa a 360 gradi nella versione definitiva del nuovo Dpcm, che ha dato il via libera a tutti i concorsi e agli esami di idoneità professionale.
"Un segnale di fiducia proviamo a darlo sul fronte dei nuovi concorsi e del reclutamento che così tanto serve alla Pa: le misure che abbiamo già da mesi approvato consentono di svolgere le prove in maniera decentrata e con tutele adeguate a garantire, allo stato attuale, la sicurezza sanitaria", ha commentato la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone.