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Approvato emendamento contro i bus low cost. Flixbus: “Un blitz in piena regola”

Un emendamento presentato da quattro senatori di Conservatori e riformisti vuole che le autorizzazioni sulle tratte interregionali per il servizio di trasporto in autobus possano essere concesse solo a gruppi di imprese guidati da “operatori economici la cui attività principale è il trasporto di passeggeri su strada”.
A cura di C. T.
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FlixBus.com_Buses

UPDATE Il tanto contestato emendamento contro "Flixbus" inserito nel Milleproroghe da quattro parlamentari di Conservatori e riformisti, il gruppo guidato dall'ex forzista Raffaele Fitto, e caldamente sostenuto dall'Anav, l'associazione nazionale autotrasporto viaggiatori legata a Confindustria, è stato approvato e dunque ora per l'operatore che gestisce il servizio di trasporto low cost potrebbe diventare impossibile esercitare la propria attività su suolo italiano. Il parlamentare Andrea Mazziotti, relatore alla Camera del decreto Milleproroghe, ha definito l'approvazione della norma una "figuraccia italiana". L'approvazione di questo emendamento costituisce ora un effettivo problema perché al momento non c'è materialmente tempo per poter rimettere mano al Milleproroghe e dunque sarà necessaria una vera e propria legge per sanare la situazione venutasi a creare.

Nel decreto Milleproroghe approvato la scorsa settimana in Senato e adesso atteso alla Camera dei deputati c'è una norma anti bus economici: si tratta di un emendamento presentato da quattro senatori (Lucio Tarquinio, Francesco Bruni, Luigi D’ambrosio Lettieri, Luigi Perrone) di Conservatori e riformisti, il gruppo guidato da Raffaele Fitto, che sostanzialmente vuole che le autorizzazioni sulle tratte interregionali per il servizio di trasporto in autobus possano essere concesse solo a gruppi di imprese guidati da "operatori economici la cui attività principale è il trasporto di passeggeri su strada". Formulata così la norma in pratica esclude, ad esempio, le piattaforme online. Per questo motivo l'emendamento ha provocato la reazione di Flixbus, la startup tedesca – nata a Monaco di Baviera e approdata in Italia – che offre tratte low cost in autobus confortevoli, moderni e accessoriati – per intenderci, all'interno è presente anche il Wi-Fi.

L'azienda oggi collega 120 città nel nostro paese, trasportando da metà 2015 a oggi tre milioni di passeggeri italiani. La sua particolarità è quella di non essere un'impresa di trasporti a tutti gli effetti: gestisce una piattaforma online e lavora stringendo accordi temporanei con ditte locali che forniscono mezzi e autisti. A Flixbus, invece, resta tutta la parte di pianificazione delle tratte, scelta dei prezzi e prenotazione dei biglietti.

Secondo l'amministratore delegato di Flixbus Italia, Andrea Incondi, l'inserimento di questo emendamento nel Milleproroghe è "un blitz in piena regola", nonché "un atto gravissimo che, caso unico in Europa, prova a cambiare in corsa le regole del gioco". Il provvedimento, ha aggiunto, sembra essere pensato appositamente "per danneggiare una specifica impresa che opera sul mercato nel pieno rispetto della legge"

L'associazione nazionale autotrasporto viaggiatori legata a Confindustria – l'ANAV – invece ha accolto positivamente la norma. Secondo Giuseppe Vinella, capo della concorrente pugliese SitaSud e dell’Anav, ha detto che il governo e il parlamento "hanno manifestato la giusta sensibilità rispetto a un tema così importante, con garanzia di una più ampia qualità, efficacia e sicurezza del trasporto con autobus mediante mandatari certi e visibili". Dello stesso avviso anche la Cgil, secondo cui è necessario "regolarizzare la posizione di Flixbus". "L’approvazione da parte del Senato, nel decreto Milleproroghe, della norma che regolamenta il settore del trasporto di persone a lunga percorrenza, segna un altro passo avanti verso la realizzazione di un sistema in linea con i principi e gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea con la definitiva approvazione alla Camera del disegno di legge sarà data un ulteriore impulso all’attività", ha spiegato la sottosegretaria alle Infrastrutture e Trasporti Simona Vicari (Ncd), l'unico commento del governo.

Per Flixbus il fatto che si cerchi di cambiare le regole retroattivamente "forzando ai limiti della legittimità la natura del Milleproroghe" è "gravissimo": "Così si ledono i principi cardine del nostro ordinamento, posti a presidio dell’attività di impresa e della libera concorrenza per difendere microinteressi particolari, in aperta contraddizione con le norme Ue".

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