Nei programmi dei partiti per le elezioni si parla troppo poco di Covid, l’allarme di Gimbe
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Nei programmi dei partiti politici si parla pochissimo di Covid. L'allarme arriva dalla Fondazione Gimbe, che ha svolto una lunga analisi su tutti i programmi politici delle forze in corsa per le elezioni del prossimo 25 settembre. Lo studio riguarda in generale il tema della sanità e come i partiti hanno intenzione di affrontarlo, soprattutto dopo l'esperienza della pandemia di Covid che – però – è tutt'altro che archiviata. Non sembra, però, scorrendo i programmi: "Di fatto la gestione della pandemia e della campagna vaccinale rimangono ai margini delle proposte elettorali, nonostante gli organismi internazionali di sanità pubblica suggeriscano a tutti i governi di predisporre piani di preparedness per il prossimo autunno-inverno", avvisa il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta.
La fondazione spiega che le proposte sulla gestione della pandemia riguardano interventi parziali: la coalizione di centrodestra punta su comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali; il Terzo polo con Azione e Italia Viva su sanificazione ambientale, percorsi pandemic-free ed equipaggiamenti per le ambulanze; il Partito Democratico sui sistemi di aerazione. Per prepararsi a future emergenze sanitarie, invece, sia +Europa che il Terzo polo propongono di istituire un’Agenzia nazionale di coordinamento, mentre la coalizione di centrodestra dice di aggiornare i piani pandemici. Secondo l'analisi di Gimbe, il programma dei principali partiti sul Covid si ferma sostanzialmente qui.
Il discorso è completamente diverso, invece, per quanto riguarda i partiti minori. Anche perché molti di questi hanno sviluppato una vera e propria identità proprio contro le politiche di contrasto alla pandemia. A partire da Italexit di Paragone, il più rappresentativo in questo momento. Nei loro programmi c'è un po' di tutto: stop a obbligo vaccinale e green-pass, annullamento/risarcimento delle sanzioni amministrative, indennizzi per danni correlati alla vaccinazione, reintegro/risarcimento per i lavoratori sospesi, abolizione dello scudo penale per i medici vaccinatori, oltre all’istituzione di una commissione di inchiesta senza dettagli su metodi di indagine e composizione.