Nei primi sei mesi dell’anno sono state uccise 49 donne, 24 di loro dal partner o dall’ex
Meno femminicidi, ma aumenta la violenza di genere in famiglia. È questo, in estrema sintesi, quando emerge dal report della Polizia di Stato "Analisi criminologica della violenza di genere 1 gennaio-30 giugno 2024". Nei primi mesi del 2024, rispetto all'anno precedente, sono diminuiti i femminicidi, ma sono aumentati i reati legati alla violenza di genere in famiglia, in particolare quelli di costrizione al matrimonio e di violazione del divieto di avvicinamento.
Nei primi mesi del 2024 si registra un calo sia degli atti persecutori – da 9.359 scendono a 8.592 – che delle violenze sessuali – da 2.991 passano a 2.923 – mentre aumenta il numero dei maltrattamenti contro familiari e conviventi: se nel primo semestre 2023 si registravano 11.808 casi, ora questi sono cresciuti a 12.424. Per quanto riguarda i femminicidi, nei primi sei mesi dell'anno sono stati registrati 141 omicidi, con 49 vittime donne, di cui 44 uccise in ambito familiare/affettivo. In particolare 24 sono state uccise dal partner o dall'ex.
"I dati emersi dall’analisi criminologica sulla violenza di genere condotta dalla Polizia di Stato, accanto alla rabbia per la scia di dolore che ogni storia di ogni donna celata dietro quei numeri porta con sé, incoraggiano a perseverare lungo la strada intrapresa e a sollecitare una sempre più massiccia applicazione degli strumenti normativi messi in campo", ha commentato, parlando di questi dati, la ministra Eugenia Roccella. Per poi aggiungere: "La flessione dei femminicidi da un lato (un quinto in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e l’emersione dei casi di maltrattamento, grazie alle denunce, dall’altro, testimoniano l’importanza delle norme di prevenzione che sono state rafforzate e rese tempestive, e la maggior fiducia che evidentemente le donne iniziano a riporre negli strumenti a loro disposizione per garantire giustizia e soprattutto la propria sicurezza".