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Negoziati di pace tra Russia e Ucraina, Rubio: “Anche l’Europa potrà sedersi al tavolo delle trattative”

I recenti colloqui tra Stati Uniti e Russia a Riad hanno suscitato reazioni in Europa e Ucraina, con l’UE che potrebbe entrare nei negoziati. La Francia, nel frattempo, ha convocato un vertice allargato per rafforzare il coordinamento europeo sulla sicurezza e il sostegno a lungo termine all’Ucraina, mentre Kiev critica l’esclusione dai tavoli negoziali.
A cura di Francesca Moriero
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AGGIORNAMENTO:

I recenti colloqui tra Stati Uniti e Russia, che si sono svolti a Riad, hanno suscitato forti reazioni sia in Europa sia in Ucraina. Sebbene inizialmente l'UE non fosse coinvolta, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha aperto, proprio nelle scorse ore, alla possibilità di includere Bruxelles nei negoziati. Questo riconoscimento arriva dopo le forti pressioni della Commissione Europea, che ha sottolineato il ruolo fondamentale dell'Unione nel sostegno economico e militare a Kiev. Di fronte a questa situazione, il presidente francese Emmanuel Macron ha organizzato un vertice con Germania, Italia, Regno Unito, Spagna, Paesi Bassi, Polonia e Danimarca, oltre ai rappresentanti di Commissione e Consiglio Europeo, incontro che ha messo in luce le divisioni sulla strategia da adottare, in particolare sull'eventuale presenza di forze militari europee in Ucraina. Alcuni Stati membri si sono sentiti esclusi dalle discussioni, spingendo Parigi a convocare una nuova riunione allargata ad altri paesi dell'UE e al Canada.

Gli Stati Uniti aprono alla partecipazione europea

Durante gli incontri a Riad, Washington e Mosca hanno concordato di istituire un gruppo di lavoro per esplorare le possibilità di un accordo di pace e valutare la ricostruzione economica post-bellica. La mancanza di rappresentanti ucraini ed europei ha però sollevato critiche. Dopo le pressioni di Bruxelles, il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha così dichiarato quindi che l'UE dovrà essere coinvolta nei prossimi sviluppi, riconoscendo il suo peso nelle sanzioni contro la Russia e nel supporto finanziario a Kiev. Questo segnale di apertura da parte americana potrebbe modificare l'assetto delle trattative future: "Anche l'Europa ha imposto sanzioni" alla Russia, ha detto, "e quindi anche l'Europa dovrà sedersi al tavolo dei negoziati" sull'Ucraina,"ma prima di tutto dobbiamo mettere fine a questo conflitto e Trump è l'unico leader al mondo che può riuscirci".

Soddisfatto il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Le parole di Rubio sono state chiarissime", ha detto infatti, ribadendo la centralità del rapporto transatlantico e la necessità di giungere ad una pace giusta e duratura per l'Ucraina.

Parigi organizza un nuovo vertice sulla sicurezza

Di fronte alle incertezze sul coinvolgimento dell'UE nei negoziati, la Francia ha deciso di ampliare il confronto con un secondo incontro che includerà più paesi europei e il Canada; l'obiettivo sarebbe quello di rafforzare il coordinamento tra gli alleati e definire una posizione comune per il futuro della sicurezza europea. Le discussioni si concentreranno su come garantire il sostegno a lungo termine all'Ucraina e su eventuali missioni militari congiunte. Restano però tuttavia ampie divergenze tra gli Stati membri: mentre alcuni governi spingono infatti per un coinvolgimento più attivo, inclusa la possibilità di un intervento militare, altri preferiscono invece mantenere un approccio più prudente.

Macron: "La Russia è una minaccia esistenziale per l'Europa"

"La Russia rappresenta una minaccia esistenziale per gli europei, tenuto conto delle azioni che conduce in diversi ambiti. Con le sue azioni alla frontiera della Polonia, con i suoi attacchi cyber in tutti i nostri Paesi, con attentati come in Gran Bretagna, con manipolazioni dell'informazione o dei processi elettorali come in Romania, con minacce esplicite attraverso la sua dottrina nucleare": ha detto il presidente Emmanuel Macron in un'intervista pubblicata oggi su Le Parisien.

La reazione di Kiev e il gelo con Washington

Intanto l'Ucraina sembra rimanere esclusa dal tavolo delle trattative: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato l'idea di negoziati senza la partecipazione diretta di Kiev, ribadendo che nessun accordo potrà essere accettato senza il coinvolgimento del governo ucraino. Ha inoltre respinto qualsiasi ipotesi di compromesso imposto da Mosca. Dall'altra parte, Donald Trump ha espresso irritazione per le critiche di Zelensky ai colloqui di Riad, sostenendo che l'Ucraina non dovrebbe ostacolare il processo negoziale.

Zelensky: "Trump vive di disinformazione russa"

Il presidente Zelensky, dopo aver sottolineato di avere "grande rispetto" per Trump "come leader del popolo americano", ha dichiarato che il nuovo inquilino della Casa Bianca "vive in quello spazio di disinformazione" dichiarato. Zelensky ha poi aggiunto: "Se qualcuno volesse sostituirmi adesso, questa cosa non funzionerebbe. In secondo luogo, poiché è stato citato il 4%, abbiamo visto questa disinformazione e abbiamo capito che proviene dalla Russia. Lo capiamo e abbiamo le prove che gli Stati Uniti e la Russia stanno parlando di questi numeri". Il presidente ucraino fa riferimento alle parole di Trump che lo ha dichiarato "estremamente impopolare in Ucraina", luogo in cui, a suo dire, godrebbe del sostegno solo del 4% della popolazione. Zelensky ha anche accusato gli Stati Uniti di aiutare Vladimir Putin ad "uscire dall'isolamento" internazionale.

Putin: "Isteria di Kiev inappropriata, felice di incontrare Trump"

Secondo quanto riferisce la Tass, Putin ha detto che "l'isteria" dell'Ucraina per non essere stata invitata al tavolo negoziale tra Russia e Usa sarebbe "inappropriata". Secondo l'agenzia Ria Novosti, il presidente russo avrebbe anche detto che sarebbe felice di incontrare Donald Trump, ma che sono tuttavia necessari dei preparativi: "Il desiderio di tenere un incontro è reciproco", ha aggiunto.

Putin sarebbe poi sorpreso dall'atteggiamento di Trump nei confronti degli "alleati europei" che si sono comportati, a suo giudizio, in maniera sgarbata: "Onestamente, sono sorpreso dalla moderazione del neo-eletto presidente degli Stati Uniti Trump nei confronti dei suoi alleati che si sono comportati in maniera piuttosto, diciamolo pure, sgarbata. Lui, comunque, si comporta in modo abbastanza intelligente nei loro confronti", ha detto il presidente russo ai giornalisti aggiungendo: "La Russia non ha rifiutato i contatti con gli europei e l'Ucraina, sono stati loro a interromperli o vietarli"

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