Navigator, a cosa serve la figura annunciata da Di Maio che ha scatenato gli utenti sui social
La figura del ‘navigator', una sorta di ‘facilitatore' che dovrebbe fare da cerniera mettendo in contatto i Centri per l'impiego e i cittadini in cerca di lavoro, sta scatenando l'ironia sui social network. Quello che si sa di questo ‘tutor' che servirà a far funzionare la macchina del reddito di cittadinanza, non è molto. Il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio ne ha parlato ieri a Porta a Porta, intervistato da Bruno Vespa. Il ministro ha spiegato che nei centri per l'impiego prevederanno appunto questa figura che "si prenderà in carico" la persona in cerca di lavoro "lo formerà e lo orienterà in modo che l'azienda lo possa assumere senza doverlo formare". In tutto ha ribadito che si tratterà di una platea di 5 milioni di persone.
"La formazione – ha spiegato – non necessariamente deve essere formata nei centri per l'impiego; può esserlo in un centro privato, in una azienda. L'importante è che la persona che orienta il disoccupato venga pagata in base al numero delle persone orientate", ha sottolineato Di Maio. Queste professionalità dovrebbero essere selezionate "con un colloquio", ma il vicepremier del M5S non ha specificato quanti saranno e con quali risorse verranno pagati.
Il modello di Di Maio è Mimmo Parisi, il professore pugliese emigrato nello Stato americano, docente alla Mississippi State University, che ha creato un sistema di ricollocamento dei disoccupati che passa attraverso l'università e attraverso una gestione telematica dei dati, tramite app. Parisi è da alcune settimane consulente di Di Maio sulle politiche del lavoro. Il sistema in Mississippi funziona bene, ma ci sono dubbi sui risultati che potrebbe ottenere in Italia.
Le critiche in rete non si sono fatte attendere, portando rapidamente l'hashtag ‘#navigator' in cima alla lista dei trend topic. Gli utenti si sono scatenati accostando questa figura professionale a quella di personaggi dei film di fantascienza ambientati nello spazio. "Urge un Terminator altro che un Navigator", si affretta a scrivere il dem Carlo Calenda. "L'unico a cui serve un navigatore è Di Maio che ha perso la bussola", gli fa eco Matteo Richetti.
La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni allega invece al suo tweet una scena tratta da "Il Conte Tacchia", con al celebre frase "Dovete annà a lavorà": "Di Maio dice che la riforma dei centri per l’impiego prevede la nascita della figura del ‘navigator' che seguirà ogni disoccupato verso il reinserimento lavorativo. Ecco un breve tutorial".
Commenta duramente anche Andrea Marcucci del Pd: "L’ultima panzana di #DiMaio si chiama #Navigator. Il Ministro del Lavoro ha ormai definitivamente staccato la spina dalla realtà. Vede l'abolizione della povertà, stalle al posto di costruzioni abusive, tessere reddito di cittadinanza in stampa. Una fantasia fervida".
Tra gli utenti c'è anche chi chiama in causa pure i comici: "Sta storia del #navigator che aiuta il #tutor che aiuta il disoccupato mi ricorda tanto gli #spingitori di cavalieri di #Guzzanti". E ancora: "Italia paese di santi, poeti e #navigator".
Gli attacchi si indirizzano anche verso precedenti dichiarazioni fatte da Luigi Di Maio, come la gaffe fatta sulle tessere del reddito di cittadinanza: "@luigidimaio e @LaCastelliM5s stanno stampando 6.000.000 di #navigator con braccia, gambe, testa e manine… #stampanti3D #M4Soldi #stannocrollando". Oppure: "Ma oltre al #navigator che mi orienti nella ricerca del lavoro, posso avere anche un personal shopper che mi preservi dalle spese immorali?".