Naufragio nel Mediterraneo: affonda barcone, 8 morti
Naufragio nel Mediterraneo, annegano 8 migranti. La Guardia costiera tunisina ha tratto in salvo nella notte tra il 9 e il 10 luglio 43 migranti di diverse nazionalità africane, a bordo di un'imbarcazione affondata al largo di Sfax.
Lo ha reso noto il ministero dell'Interno di Tunisi in una nota, precisando anche che sono stati ripescati i cadaveri di 8 persone che non ce l'hanno fatta. In altre operazioni la Guardia costiera ha fermato venerdì sera 16 persone "che stavano pianificando di attraversare illegalmente le frontiere", recita il comunicato.
68 migranti arrivati in Salento
Oggi intanto è arrivato in Salento un gruppo di 68 migranti a bordo di un motoveliero, intercettato nella notte al largo di Torre Vado: una motovedetta della Guardia di Finanza ha rimorchiato fino al porto di Santa Maria di Leuca (Lecce) la barca a vela. A bordo si trovavano 59 iraniani, tra cui tre minori e 5 donne, più 9 iracheni.
L'imbarcazione è stata scortata nel porto di San Maria di Leuca dove i profughi sono stati soccorsi dai volontari della Croce Rossa Italiana e Caritas per poi essere sottoposti alle operazioni sanitarie e di riconoscimento. I migranti sono stati condotti nel Centro di accoglienza Don Tonino Bello di Otranto.
Rischio focolaio in hotspot Taranto
"Quello che si sta verificando in queste ore nell'Hotspot di Taranto è la cronaca di una tragedia annunciata: dei circa 300 migranti arrivati per essere sottoposti a quarantena, sono già stati riscontrati 33 positivi al Covid che, ovviamente, si sono immediatamente confusi con gli altri. Vieppiù: ogni giorni sono tantissimi coloro che violano le restrizioni e si danno alla fuga abbattendo le recinzioni del Centro e forzando i servizi di vigilanza". Lo ha denunciato Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
"Nelle ultime ore – ha fatto sapere – decine di migranti sono fuggiti dall'Hotspot, ma soltanto alcuni sono stati rintracciati e ricondotti al suo interno. In queste condizioni è a rischio la salute dei poliziotti e dei cittadini, poiché la fuga incontrollata di coloro che, nonostante la positività al Covid, scappano dall'hotspot, rappresenta un moltiplicatore incontrollato dei contagi". "Ora più che mai è necessaria un'inversione di marcia da parte di governo e ministero dell'Interno: le politiche messe in atto finora non stanno funzionando e se non si agirà in maniera concreta e repentina, quest'estate passerà alla storia come la peggiore in materia di gestione dei flussi migratori".