Natalità, Zan contro Meloni: “La sua furia ideologica si accanisce su bambini che non hanno colpe”
"Il governo dimostra sempre di più una furia ideologica, si accanisce contro dei minori, dei bambini che non hanno colpa. Un po' come accadeva per i cosiddetti figli della vergogna, che nascevano fuori dal matrimonio e non avevano diritti". Alessandro Zan, deputato del Partito democratico e responsabile Diritti nella segreteria del partito, ha parlato a margine della manifestazione Le città per i diritti, organizzata dal Comune di Torino a favore delle famiglie Lgbtq+.
"Giorgia Meloni mostra di essere in piena contraddizione, sostiene la natalità e le famiglie poi quando ci sono famiglie in carne ed ossa, con dei bambini e delle storie, le discrimina", ha detto il parlamentare rispondendo alle parole di Meloni agli Stati Generali per la natalità: "La maternità non è in vendita, gli uteri non si affittano, i figli non sono prodotti da banco che puoi scegliere sullo scaffale come se fossi al supermercato e magari poi restituire se il prodotto non è quello che ti aspettavi".
Nel suo intervento, la presidente del Consiglio ha ricordato le politiche messe in campo dal suo governo per sostenere la natalità, poi ha allargato il campo: "La denatalità non dipende solo da questioni materiali, ma anche dalla capacità che una società ha di percepirsi come vitale". Per questo, l'intento dell'esecutivo è di "promuovere una nuova vitalità della nostra società, anche sul piano culturale".
Meloni ha poi aggiunto che "qualsiasi siano le legittime e libere inclinazioni di ciascuno, siamo tutti nati da un uomo e una donna", prima di concludere con l'attacco alla gestazione per altri. Zan ha risposto mentre a Torino centinaia di sindaci prendevano parte alla manifestazione lanciata dal primo cittadino Stefano Lo Russo alcune settimane fa. Al centro dell'evento, la protesta contro la decisione del governo di stringere sul riconoscimento all'anagrafe dei figli di coppie omosessuali.
Il deputato ha ribadito che "oggi dei bambini e delle bambine che vivono nelle famiglie arcobaleno, con dei genitori che sono i loro genitori, vengono discriminati da un governo crudele". Il governo "manda i prefetti contro i sindaci, impedendo loro di trascrivere alla nascita dei bambini e delle bambine che senza quelle carte e quelle trascrizioni sono considerati di serie B. Ad esempio, se il genitore biologico venisse a mancare il bambino sarebbe orfano. Capite la gravità di questa cosa".
La manifestazione nel capoluogo piemontese è "importantissima", ha detto Zan. "Centinaia di sindaci dimostrano che le istituzioni stanno dalla parte dei diritti delle persone, perché gli amministratori non guardano il colore politico". Infatti, "anche se ciascuno viene da un partito, guardano gli interessi dei cittadini e delle cittadine". All'evento, ha sottolineato il parlamentare, "ci sono anche sindaci di destra che continuano a trascrivere i figli delle famiglie arcobaleno", anche se "purtroppo non ci sono partiti di centrodestra".
Il Pd ha presentato una proposta di legge, "anche ascoltando l'appello di questi sindaci , per riconoscere i bambini e le bambine alla nascita". Su questo "il Partito democratico è compatto, anche la Corte costituzionale è stata chiara. Purtroppo il governo si mette contro, con un'azione politica per rendere impossibile la vita di queste famiglie".