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Natalità, Papa Francesco: “Oggi settori più redditizi sono quelli contro la vita: armi e contraccettivi”

Agli Stati generali della natalità, Papa Francesco ha criticato: “Oggi le case si riempiono di oggetti, non mancano cagnolini e gatti, mancano i figli”. E sulla difficoltà del cambiare la situazione: “Gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e i contraccettivi. Uno distrugge la vita, l’altro la impedisce. È brutto”.
A cura di Luca Pons
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Una condanna dal Papa agli interessi – anche economici – che vanno contro la vita, e contribuirebbero anche a impedire le nascite. Agli Stati generali della natalità, segnati ieri dalla contestazione alla ministra della Famiglia Eugenia Roccella, l'intervento del pontefice ha toccato diversi punti: dal "materialismo" e "l'egoismo" che spingono a non fare figli, fino agli interventi necessari da parte della politica.

"In Italia l’età media è 47 anni, e si continuano a segnare nuovi record negativi", ha ricordato Bergoglio. "Se dovessimo basarci su questi dati dovremmo dire che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel futuro. E lo stesso vale per l'Europa: il Vecchio continente sta diventando un continente vecchio. Non si arriva a invertire la rotta: come mai?".

Il Papa ha segnalato una dato che gli avrebbe riportato "uno studioso di demografia", ovvero: "In questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e i contraccettivi. Uno distrugge la vita, l’altro la impedisce. La questione è complessa, ma questo non può essere una scusa per non affrontarla".

Il pontefice ha poi insistito sul fatto che un aumento della natalità debba passare anche da un cambio di mentalità: "Il problema non è quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo. Il problema non sono i bambini che nascono, sono l’egoismo, il consumismo e l’individualismo che rendono le persone sazie, sole e infelici". E ancora: "Le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi. Non mancano i cagnolini e i gatti, questi non mancano, mancano i figli".

In più serve un "impegno maggiore da parte di tutti i governi", ha chiarificato il Papa, "perché le giovani generazioni vengano messe nelle condizioni di realizzare i loro legittimi sogni". In particolare, i settori in cui bisogna sostenere di più la popolazione se si vuole portare a un aumento delle nascite: "Bisogna effettuare serie di efficaci scelte per la famiglia. Ad esempio non mettere una madre nella condizione di dover scegliere tra lavoro e cura dei figli", oppure "liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dall’impossibilità di comprare una casa".

Infine, Bergoglio ha toccato anche il tema degli anziani, e in particolare dei nonni, che oggi sono vittima di una "cultura dello scarto" che li vorrebbe mettere da parte: "È un po' cambiata, ma solo per i soldi della pensione. Purtroppo è vero". Il pontefice ha sottolineato che "il futuro non si costruisce solo facendo figli. Ci sono anche i nonni, che non sono il passato, ma aiutano a costruire il futuro". Per poi concludere: "Questo è un suicidio culturale".

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