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Natalità, il governo Meloni pensa a un bonus secondo figlio: cos’è e chi lo può ottenere

Iniziano i calcoli sulle misure da inserire nella prossima manovra fiscale. Dovrebbe esserci un intervento sulla natalità, e una delle ipotesi è un bonus da dedicare a chi fa un secondo figlio. I dettagli e i requisiti del bonus, però, sono ancora tutti da definire.
A cura di Luca Pons
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Nella legge di bilancio ci saranno alcuni punti su cui il governo vuole a tutti i costi intervenire. Per non perdere consenso a pochi mesi dalle elezioni europee, e per mantenere alta l'attenzione su alcune bandiere della maggioranza. Tra queste c'è la natalità: il calo delle nascite è un aspetto su cui il governo, a partire da Giorgia Meloni, ha spesso insistito.

Pochi giorni fa il ministro dell'Economia Giorgetti ha esplicitamente messo in secondo piano una riforma delle pensioni (e confermato che ancora una volta la promessa di superare la legge Fornero non sarà mantenuta), dicendo che "nessuna riforma previdenziale tiene con questi numeri della natalità". Per questo, tra i punti in discussione in queste settimane è emersa la possibilità di un bonus secondo figlio.

Al momento è una misura ancora tutta da definire. Prima della pausa estiva la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, ha incontrato Giorgetti. Come tutti i ministri, ha avuto un colloquio con il titolare dell'Economia per capire quante risorse ci sono a disposizione (sono poche) e quali misure si possono inserire. Il piano emerso sarebbe quello di trovare un miliardo e mezzo di euro, da stanziare per le politiche a sostegno della natalità.

Un grosso aiuto potrebbe arrivare dall'Assegno unico e universale: il sussidio per le famiglie a basso reddito con figli a carico, finora, è costato circa 1,4 miliardi di euro ogni mese, quindi arriverebbe a poco più di 16,8 a dicembre. Ma a inizio anno ne erano stati stanziati 18. Ci sarebbe più o meno un miliardo di avanzo che potrebbe andare nelle altre politiche familiari. E questo potrebbe anche andare interamente alle famiglie che hanno due o più figli, per incentivare anche a livello economico la nascita di più bambini.

Non è ancora stato stabilito che cosa prevederebbe questo bonus. Un'ipotesi è quella, ad esempio, di azzerare la retta dell'asilo nido per il secondo figlio. Ma gli aiuti potrebbero arrivare anche altrove: in molti sussidi, sostegni e incentivi potrebbe essere inserita una ‘clausola' che agevoli le famiglie con più figli. È già stato fatto con Opzione donna, che ha previsto un'età pensionabile più bassa per le donne che hanno due o più figli (ma poi ha inserito anche altri criteri che hanno reso la misura praticamente inutilizzabile, se non per poche migliaia di lavoratrici).

È probabile che verrebbe poi inserito anche un requisito di reddito, come avviene con varie misure legate alla natalità, come l'Assegno unico o il bonus bebè. Insomma, anche se mancano i dettagli ci si può aspettare che la prossima manovra contenga non solo aiuti per le famiglie già numerose, ma anche un incentivo a fare un figlio in più dopo il primo.

Nel 2022 la natalità è stata ai minimi storici, con meno di 400mila nascite per la prima volta nella storia registrata. Dal 2008 il numero di nuovi nati non aumenta, e oggi la popolazione è arrivata a 58,8 milioni di persone. Mentre l'età media continua a salire (è già la più alta nell'Ue), il tasso di fecondità resta basso. In Trentino-Alto Adige, la Regione che ha la natalità più alta, ogni donna tra i 15 e i 49 anni fa in media 1,6 figli, con il primo che arriva a 32 anni.

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