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Natale, confini comunali chiusi dalle 14: la nuova ordinanza di Zaia in vigore dal 19 dicembre

La Regione Veneto chiuderà i confini comunali “dopo le 14 dal 19 dicembre fino al 6 gennaio”. Lo ha annunciato stamattina il presidente Luca Zaia anticipando un’ordinanza regionale che sarà firmata probabilmente domani, e che entrerà in vigore il 19 dicembre. Restano aperte le attività commerciali.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il presidente del Veneto Luca Zaia chiuderà i confini comunali dopo le 14, dal 19 dicembre fino al 6 gennaio. È questo il contenuto di un'ordinanza che il governatore leghista intende adottare, in attesa che arrivi il provvedimento del governo con la nuova stretta per le feste, che quasi certamente riguarderà il periodo dal 24 dicembre al 3 gennaio, periodo in cui l'Italia sarà tutta zona rossa, con la sola eccezione probabilmente del 28, 29 e 30 dicembre.

In attesa di una comunicazione ufficiale del governo, che probabilmente arriverà stasera, non prima comunque della riunione a Palazzo Chigi con la delegazione di Italia viva e il presidente del Consiglio Conte, il presidente del Veneto interverrà autonomamente per il suo territorio. L'ordinanza sarà firmata entro domani. Cosa comporterà la nuova stretta per i veneti? Lo ha anticipato lo stesso Zaia, spiegando che le attività commerciali non chiuderanno. "Dalle 14 si lavora solo con i cittadini del proprio comune". L'obiettivo è aumentare il distanziamento sociale ed evitare così il rischio di assembramenti. Non significa quindi che i cittadini dovranno rimanere chiusi in casa, perché potranno appunto andare a fare compere nei negozi. "una sorta di zona arancione ridotta di scala perché dà concessione fino alle 14", ha spiegato.

"Non so cosa farà governo, sinceramente non possiamo aspettare ancora. Oggi alle 17 avremo un'altra riunione, mi sembra di aver capito che Italia Viva sia più morbida nella linea rispetto al ministro Speranza e altri che hanno una linea più dura. Se arriverà una misura nazionale che è gerarchicamente superiore, verrà assorbita, ma nel frattempo dobbiamo metterci in sicurezza". ha detto in conferenza stampa. "Non posso arrivare a lunedì e non sapere cosa succederà: abbiamo già atteso 5 giorni, non ho ancora ben capito cosa accadrà", ha precisato, riferendosi appunto alle nuove misure che l'esecutivo intende varare, su richiesta del Cts.

"Non è chiaro cosa accadrà (sulle chiusure di Natale ndr) Abbiamo confermato, come gruppo di governatori, che abbiamo senso di responsabilità. I ristori sono un tema importante se il governo vorrà adottare misure dovremo avere certezza dei ristori, alla tedesca come li immaginiamo, se si perde fatturato deve essere proporzionalmente rimborsato".

"C'è un'incertezza palpabile – ha proseguito il governatore del Carroccio – c'è un dibattito tra le forze di maggioranza. Quello che ho già detto è che vorrei evitare di assumere provvedimenti che vadano a cozzare con quelli nazionali".

"Invierò al ministro Speranza il provvedimento e proporremo un'intesa su questa ordinanza una volta perfezionata dal punto di vista giuridico", ha aggiunto.

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