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Natale, 2 italiani su 3 favorevoli alla zona rossa: ma attaccano governo per la gestione del Covid

Due italiani su tre sono favorevoli all’ipotesi di istituire la zona rossa in tutta Italia per i giorni festivi e prefestivi. La linea di prudenza e rigore nel governo trova quindi in accordo i cittadini, che però attaccano l’esecutivo per le modalità con cui si stanno prendendo le decisioni. Lo afferma un sondaggio di Ipsos: per la maggior parte il governo è altalenante sulle restrizioni e non si capisce che cosa voglia davvero.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo vuole introdurre maggiori restrizioni per il periodo delle feste natalizie, in modo da scongiurare una terza ondata all'inizio del prossimo anno. Lo ha confermato anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sottolineando che quest'anno non si potrà passare un Natale come al solito, festeggiando con molti amici e parenti. Sono giorni di confronti e decisioni per la maggioranza: al momento non è ancora certo che misure di contenimento saranno attivate, anche se una delle ipotesi sul tavolo è quella di rendere tutto il Paese zona rossa almeno per i festivi e prefestivi. Ma cosa pensano gli italiani a riguardo? È la domanda che ha posto il sondaggio di Ipsos andato in onda durante la trasmissione diMartedì.

Alla domanda se sarebbe favorevole all'ipotesi di riportare tutte le Regioni in zona rossa nelle prossime giornate festive e prefestive, il 66% degli intervistati ha risposto affermativamente. Solo il 29% si è detto contrario. Gli italiani sono quindi d'accordo con la linea di maggiore prudenza che ha finito per prevalere anche all'interno del governo. La maggior parte degli intervistati è anche d'accordo con l'ipotesi di anticipare il coprifuoco alle ore 18 nei giorni della vigilia di Natale e Capodanno. Secondo il 53% si tratta di una misura giusta, mentre il 43% sostiene che si tratti di un provvedimento sbagliato.

I giudizi nei confronti dell'operato del governo, comunque, sono duri. Per il 63% degli intervistati, infatti, il governo è altalenante sulle restrizioni e non si capisce che cosa voglia realmente. Solo un 29% è convinto che il governo sia coerente nelle misure da adottare e crede che finora siano stati prese le giuste decisioni per il contenimento dell'epidemia. Sono quasi 2 su 3, quindi, gli italiani che puntano il dito contro il governo per la gestione dell'emergenza coronavirus, dicendosi spaesati sulle regole anti-contagio in vigore o su quelle che si preparano ad essere approvate.

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