Nasce la federazione tra Azione e +Europa, Calenda: “Puntiamo a superare il 10%”
È nata la federazione tra Azione e +Europa. I leader dei due partiti, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova, hanno presentato oggi l'alleanza politica insieme a Emma Bonino. L'obiettivo dell'accordo è chiaro: creare un nuovo polo di centro, che possa rappresentare "la quinta forza politica" dopo Partito Democratico, Lega, Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle. Azione e +Europa hanno già costituito rappresentanze comuni alla Camera e al Senato. D'ora in poi avranno gruppi unici in tutte le amministrazioni locali e saranno uniti anche a livello europeo nell'Alde, il gruppo dei liberaldemocratici, a cui il partito di Calenda sta per aderire.
L'obiettivo dell'alleanza è, appunto, costruire una nuova forza politica che sia determinante: "Il nostro mandato sarà quello di dire no ai populisti e ai sovranisti – ha spiegato Calenda – Da queste scelte dipende il futuro dell'Italia". L'annuncio di oggi "è un passo molto importante", Azione e +Europa "si presenteranno insieme con una federazione alle prossime elezioni". Secondo l'eurodeputato la nuova "grande forza liberaldemocratica" si candida "a diventare a quinta forza politica del Paese alle prossime elezioni". Già oggi "questa forza combinata si avvicina al 6% – ha continuato Calenda – e possiamo ambire a superare il 10%".
La federazione è già pronta per affrontare unita le prossime sfide: "Per il Colle avremo cinque grandi elettori, non sono tantissimi ma ci auguriamo che possano pesare – ha spiegato Della Vedova – decideremo insieme come muoverci". Poi "c'è un passaggio referendario, e noi diremo sì ai referendum sulla cannabis e l'eutanasia. E a tutti i referendum sulla giustizia". La scelta di fondare questa alleanza, però, non è estemporanea né casuale: "Abbiamo fatto molte cose insieme e apparteniamo alla stessa famiglia politica europea – ha continuato il segretario di +Europa – cercheremo di capire se potremo aprire la federazione ad altri, e intanto abbiamo deciso di unire le nostre forze parlamentari ed elettorali. Ci presenteremo insieme alle elezioni e da subito chiederemo ai sondaggisti di essere sondati insieme come una forza autonoma distinta". Tra gli altri partiti che occupano quell'area politica c'è anche Italia Viva di Matteo Renzi, con cui i rapporti non sono certo idilliaci.
Per la senatrice Bonino, la federazione tra i due partiti è "apripista a un rapporto di raggruppamento del campo democratico europeista", e ora "magari anche altri usciranno dal limbo e decideranno dove schierarsi". Poi ha aggiunto: "Non abbiamo numeri per essere influenti da nessuna parte ma abbiamo idee, anche se questo è un periodo terribile in cui le idee contano meno". C'è stato anche un siparietto tra Calenda e Bonino sul tema Quirinale. Il leader di Azione ha commentato: "Anche Emma Bonino sarebbe perfetta, ci metterei la firma domani mattina". Ma la senatrice ha idee ben diverse: "Ho detto che non sono disponibile – ha chiosato subito – c'è nella vita, come in politica, un tempo per ogni cosa. Il mio tempo era 25 anni fa".