La giornata di ieri è stata caratterizzata da un annuncio che probabilmente è destinato ad avere conseguenze durature sulla scena della politica italiana. Infatti, Pierferdinando Casini, Francesco Rutelli, Gianfranco Fini e Raffaele Lombardo hanno ufficialmente dato vita al cosiddetto "Terzo Polo", un raggruppamento che comprende ben 100 parlamentari tra Camera e Senato (cui potrebbero aggiungersi anche i repubblicana Sbarbati e La Malfa oltre che Paolo Guzzanti). Per ora si tratta soltanto di un coordinamento del raggruppamento centrista che comprende Unione di Centro, Futuro e Libertà, Alleanza per l'Italia Liberal Democratici e Movimento per l'Autonomia, ma a breve i vertici si incontreranno per "programmare" le mosse future.
Innanzitutto c'è da sciogliere il nodo (non di poco conto del resto) del nome, con la dicitura "Partito della Nazione" che non convince Rutelli (effettivamente sembrerebbe assumere connotazioni troppo vicine alla destra tradizionale), mentre Casini propende per un più rassicurante "Polo per l'Italia". Successivamente si sonderà il terreno per costituire un unico gruppo parlamentare a Camera e Senato (bisogna anche considerare l'effettivo vantaggio che sarà possibile trarne, visti anche i regolamenti in Aula), sempre che la situazione non precipiti e la crisi del Governo non porti ad elezioni anticipate. Del resto, come sottolineato da Casini e riportato dai quotidiani:
"Ci confronteremo con il governo per tutte le iniziative da assumere e per contrastare quelle che con condividiamo. E' un'iniziativa che è nella direzione della chiarezza, del coraggio e dell'unità: che più di 100 parlamentari aderiscano a questo coordinamento è un elemento molto positivo. Per gli italiani che possono fare le vacanze di Natale questo sarà un elemento di serenità, perchè c'è bisogno di abbassare il tasso
di litigiosità, di pacificare l'Italia e riunificare il Paese. Saremo una forza di opposizione seria e responsabile pronta a confrontarsi su eventuali provvedimenti che vadano incontro agli interessi generali degli italiani, a partire da quelli economico-sociali e dalle grandi riforme che servono al paese. Per noi deve finire il tempo delle risse e oggi è necessario operare per il bene dell'Italia e per un'autentica coesione nazionale"