Nasce il gruppo “Insieme per il futuro” guidato da Di Maio: chi c’è, con chi si allea e quanto pesa
Ora c'è l'ufficialità. Come annunciato ieri sera dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, è nato il gruppo parlamentare "Insieme per il Futuro", frutto della scissione dal Movimento 5 stelle. Ad annunciarlo è stato stamattina alla Camera il presidente Roberto Fico. La nuova componente, quindi, costituirà sicuramente un gruppo autonomo a Montecitorio con 51 deputati. Ma anche al Senato, grazie a 11 adesioni, si dovrebbe costituire un gruppo a parte, senza entrare nel Misto. In totale, quindi, 62 parlamentari seguiranno Di Maio.
Tra i big che lasciano i 5 stelle ci sono il viceministro dell'Economia Laura Castelli, il questore della Camera Francesco D'Uva, l'ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano. In totale, poi, sono 40 i parlamentari al primo mandato. Di questi 30 siedono alla Camera e 10 al Senato. Solo 20, invece, sono i parlamentari al secondo mandato.
Finora sono confermati come membri del gruppo alla Camera: Gianluca Vacca, Roberta Alaimo, Anna Macina, Marialuisa Faro, Maria Pallini, Giovanni Luca Aresta, Giuseppe D’Ippolito, Sergio Battelli, Alberto Manca, Luca Frusone, Caterina Licatini, Patrizia Terzoni, Luciano Cillis, Silvana Nappi, Pasquale Maglione, Emanuele Scagliusi, Mattia Fantinati, Margherita Del Sesto, Marianna Iorio, Chiara Gagnarli, Luigi Iovino, Andrea Caso, Davide Serritella, Gianfranco Di Sarno, Cosimo Adelizzi, Daniele Del Grosso, Generoso Maraia, Paola Deiana, Filippo Gallinella, Carla Ruocco, Iolanda Di Stasio, Laura Castelli, Vincenzo Spadafora, Luciano Cadeddu, Manlio Di Stefano, Nicola Grimaldi, Dalila Nesci, Simone Valente, Andrea Giarrizzo, Francesco D'Uva, Gianluca Rizzo, Vittoria Casa.
Al Senato entreranno sicuramente in "Insieme per il Futuro": Emiliano Fenu, Fabrizio Trentacoste, Antonella Campagna, Vincenzo Presutto, Primo Di Nicola, Simona Nocerino, Sergio Vaccaro, Daniela Donno, Raffaele Mautone e Pierpaolo Sileri. Si fanno già i nomi dei possibili capigruppo: Vincenzo Spadafora per Montecitorio e Primo Di Nicola o Vincenzo Presutto per Palazzo Madama.
Quanto pesa il nuovo gruppo parlamentare e con chi si può alleare
Con questi numeri il gruppo guidato da Di Maio diventa il sesto alla Camera e il nono in Senato per estensione. L'effetto politico più significativo è rendere la Lega il gruppo parlamentare di maggioranza relativa a Montecitorio (132 deputati contro 104 del M5s), mentre a Palazzo Madama il Carroccio avrà 61 senatori come il Movimento 5 stelle. Alla Camera "Insieme per il futuro" avrà quindi più membri di Fratelli d'Italia (21) e Italia Viva (15), mentre al Senato sarà tra i gruppi minori, con un peso superiore solo alle Autonomie (con 8 senatori).
L'altro effetto politico, segnalato anche da alcuni dirigenti del Pd, è rendere il Movimento 5 stelle definitivamente non decisivo per la tenuta del governo Draghi. Qualora Conte decidesse di ritirare l'appoggio all'esecutivo il governo, la maggioranza avrebbe ancora numeri molto larghi. Per ora, poi, il premier non vuole alcun rimpasto: resta però la questione di un ministro degli Esteri, alla guida di uno dei dicasteri chiave dell'esecutivo, soprattutto in questo momento, che rappresenta una parte nettamente minoritaria del Parlamento, ancora non trasformata in un vero e proprio partito.
Ma l'operazione di scouting avviata da Di Maio è appena cominciata: l'idea è creare una forza politica moderata e atlantista, che dialoghi con diversi partiti centristi. I contatti con il sindaco di Milano Sala e l'ex sindaco di Parma Pizzarotti ci sono stati, mentre in Parlamento si guarda a "Italia al centro" di Brugnaro e "Centro Democratico" di Tabacci. Con un occhio, però, anche a quella parte della Lega che mal digerisce l'operato di Salvini e guarda al draghiano Giorgetti come leader. Per ora, infine, non sembra in discussione l'adesione di "Insieme per il futuro" al campo largo del PD di Letta.