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Nardella difende gli attivisti di Ultima Generazione: “Non trattiamoli da terroristi”

Il sindaco di Firenze Dario Nardella difende gli attivisti di Ultima Generazione: “Non vanno considerati dei terroristi. Di fronte a queste azioni dimostrative non credo sia efficace inasprire le pene”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il sindaco di Firenze Dario Nardella, che lo scorso 17 marzo aveva interrotto il blitz degli attivisti di Ultima Generazione che imbrattavano Palazzo Vecchio, ora difende il movimento.

"Non posso entrare negli aspetti tecnici delle attività del magistrato. Certo, colpisce il capo di accusa. È importante che questi movimenti cambino il modo di protestare proprio per salvaguardare la loro finalità, assolutamente condivisibile, anche perché altrimenti ci troviamo a discutere delle vicende giudiziarie e non del merito dei problemi che segnalano. Adesso sbagliano ma non vanno considerati dei terroristi", ha detto in un'intervista a la Repubblica, commentando la contestazione del reato di associazione a delinquere da parte della procura di Padova nei confronti di alcuni esponenti di Ultima Generazione.

"Di fronte a queste azioni dimostrative non credo sia efficace inasprire le pene", ha aggiunto, riferendosi alle nuove misure introdotte martedì scorso con il decreto Sangiuliano, che prevedono sanzioni fino a 60mila euro per chi distrugge beni culturali o paesaggistici e fino a 40mila per chi deturpa o imbratta.

"Per il danneggiamento ai beni culturali o ambientali le sanzioni ci sono già. Preferisco lavorare sulla prevenzione e costruire un'alleanza tra sindaci e movimenti che si basi sul rispetto delle regole. Natura e cultura sono due facce della stessa medaglia", ha sottolineato Nardella. Dopo i fatti di Firenze con gli esponenti di Ultima Generazione, ha affermato il sindaco dem, "ho avuto diverse occasioni di contatto, anche in tv. Noi rappresentanti delle istituzioni dobbiamo chiedere loro di rinunciare a forme di protesta che danneggiano il patrimonio ma soprattutto rischiano di essere controproducenti perché impopolari. Greta ha iniziato con una protesta del tutto non violenta, con il famoso cartello, dimostrando che è possibile avere un seguito con la sola forza delle idee". 

Nardella era stato contestato per la reazione aggressiva avuta davanti all'azione dimostrativa messa in campo dagli attivisti a piazza della Signoria a Firenze, quando era stata gettata della vernice arancione lavabile contro lo storico Palazzo Vecchio si erano registrati momenti di tensione. Nardella aveva urlato contro uno degli attivisti, bloccandolo: "Ma che ca*** fai? Levati, levati!".

Nardella su era poi scusato per la reazione smodata, ricordando però che per ripulire la facciata del palazzo sono stati utilizzati oltre 5mila litri d'acqua: "Ho usato espressioni forti perché ieri, come molti in Piazza della Signoria, ero allibito e arrabbiato – aveva spiegato  Da uomo delle istituzioni non avrei dovuto rivolgermi in quel modo nei confronti del ragazzo. Ho agito d’istinto. Come sindaco amo non solo con la testa, ma con il cuore Firenze e questa volta è prevalso il cuore, è prevalsa la reazione d’impulso. L’istinto di un padre o madre di famiglia che ha pensato solo a difendere la casa di tutti, Palazzo Vecchio, simbolo della storia e della civiltà di Firenze".

Il sindaco dem successivamente ha condannato sui suoi canali social l'ultima protesta degli attivisti per il clima a Roma, quando è stato versato del liquido nero nella fontana della Barcaccia in Piazza di Spagna: "Un atto incivile che condanniamo fermamente. Non ci stanchiamo di ripeterlo: la più condivisibile battaglia, come quella per l’emergenza climatica, non può essere condotta attaccando il patrimonio di tutti".

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