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Napolitano bacchetta i No Tav: “No al ricorso alla violenza”

Il Capo dello Stato, in visita oggi a Torino, condivide ed appoggia la linea del Presidente del Consiglio in merito alle proteste di questi giorni in Val di Susa. E non incontrerà i sindaci “No Tav”.
A cura di Nadia Vitali
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Il Capo dello Stato, in visita oggi a Torino dal Governatore Cota, condivide ed appoggia la linea del Presidente del Consiglio in merito alle proteste di questi giorni in Val di Susa. E non incontrerà i sindaci No Tav.

«L'espressione del sacrosanto diritto al dissenso su qualsiasi scelta e decisione politica e di governo deve escludere il ricorso a violazioni di legge, intolleranze e intimidazioni come quelle che si sono, purtroppo, verificate anche negli scorsi giorni in nome dell'opposizione al progetto Tav Torino-Lione». Quanto ad ammonizioni, non fa sconti al movimento dei No Tav, Giorgio Napolitano: che mostra di appoggiare la linea scelta dal Premier Mario Monti. In visita programmata oggi a Torino, il Presidente della Repubblica non incontrerà i sindaci della val di Susa contrari al progetto della linea ad alta velocità e, dopo aver sottolineato come la questione non rientri assolutamente nell'ambito delle sue competenze e come le decisioni in merito spettino ad altri, ha voluto porre l'accento sull'importanza che nel paese si crei un clima il più possibile disteso, all'insegna della legalità e del rispetto delle leggi: «Rivolgo il più caldo appello a quanti restano non convinti della pur rilevante importanza, per l'Italia e per l'Europa, di quell'opera, affinché desistano da comportamenti inammissibili. C'è bisogno nel paese di un clima costruttivo, nel quale l'attenzione e gli sforzi si concentrino sull'impegno a garantire sviluppo, occupazione, giustizia sociale».

Le dichiarazioni del Ministro Passera – Una tranquillità il più possibile auspicata anche dal Presidente del Consiglio, che nel corso della mattinata ha incontrato il Governatore del Piemonte Roberto Cota, confermando l'impegno contro le proteste violente e, al contempo, ad andare avanti col progetto. E dallo stesso Governo giungono le dichiarazioni del Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera che, in un'intervista al quotidiano torinese La stampa ha ribadito come: «Quest'opera è necessaria, utile e strategica per il nostro paese, oltre ad essere del tutto conforme con le normative italiane, francesi ed europee». Il Ministro ci ha tenuto a porre l'accento proprio sull'obiettivo che il progetto mirerebbe a conseguire, ovvero la massiccia riduzione dell'inquinamento atmosferico di tutta l'area:

Prima del 2005 erano stati proposti progetti sotto alcuni aspetti affrettati e non sufficientemente attenti alle conseguenze ambientali. Quegli errori hanno indebolito il progetto e dato il via ad una percezione sbagliata dell'opera ma dal 2006 c'è stato un fondamentale cambio di rotta (…) La valle sarà alleviata da un eccesso di trasporto su gomma altamente inquinante. Il risparmio che otterremmo dall'opera è pari alle emissioni di CO2 di una cittadina di 300 mila abitanti.

Nell'ambito del medesimo intervento, Corrado Passera ha anche sottolineato come il fronte degli oppositori alla grande opera sia ben più scarno di quanto lascerebbero credere le implacabili proteste in Val di Susa: «Dei 112 Comuni, tra Italia e Francia, che sono interessati dall'intera opera solo una dozzina hanno posizione contraria e sono tra quelli meno toccati». Insomma, la spaccatura tra quello che accade nella valle e quanto si decide nei palazzi sembra sempre più netta, le opposizioni faticano a trovare un terreno di incontro e gli sviluppi sembrano ancora imprevedibili.

Luca Abbà, le sue condizioni sono in miglioramento – Intanto una buona notizia giunge dall'ospedale CTO di Torino dove è ricoverato il manifestante caduto da un traliccio lunedì scorso: già ritenuto fuori pericolo qualche giorno fa, si è finalmente svegliato, secondo quanto reso noto dal direttore del reparto di rianimazione, Maurizio Bernardino. Il militante del movimento No Tav di 37 anni è sostanzialmente ancora molto provato dalle lesioni e dall'intervento, si assopisce facilmente a causa degli analgesici che gli vengono somministrati per alleviare i dolori; ma entro domani la prognosi dovrebbe venire sciolta se, come ci si augura, l'uomo dovesse continuare, come sta già facendo, a respirare in maniera spontanea. Proseguono intanto sit in, assemblee, occupazioni, gesti simbolici anche spontanei: e si continuano a programmare dimostrazioni e manifestazioni. Il popolo dei No Tav, comunque, non ha intenzione di fermarsi.

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