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Comune di Napoli verso il dissesto, bocciato piano di riequilibrio finanziario

La reazione di De Magistris: “Amarezza e sconcerto, decisione profondamente ingiusta e iniqua verso la città”. La Corte dei Conti ha valutato “la non congruenza ai fini del riequilibrio” del piano.
A cura di B. C.
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La sezione regionale di controllo della Corte dei Conti dice ‘no' al piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Napoli. Alla base della bocciatura ci sarebbe "la non congruenza ai fini del riequilibrio", come riporta l'Ansa. "Una decisione che provoca amarezza e sconcerto, profondamente ingiusta ed iniqua soprattutto verso una città che sta compiendo ogni sforzo per uscire, con dignità e orgoglio, da una drammatica situazione finanziaria ereditata", commenta il sindaco Luigi de Magistris, che ha già fatto comunicato l'intenzione di far ricorso alle sezioni riunite della Corte. Il primo cittadino partenopeo si dice comunque "sicuro della validità del nostro piano di riequilibrio, lotteremo per proseguire nel percorso virtuoso iniziato e per non rallentare la nostra operazione di risanamento, volta a dare una concreta risposta ad una città che, lo ricordo, è la capitale del Mezzogiorno".

La reazione dell'opposizione – E il capo dell'opposizione in consiglio comunale a Napoli, Gianni Lettieri, si dice non stupito per quanto oggi ha evidenziato la Corte dei Conti. "Come ho avuto già modo di sottolineare – si legge in una nota del Presidente di Fare Città – più volte in Consiglio Comunale e sugli organi di stampa, troppe erano le incongruenze presenti nel piano: da un aumento ingiustificato ed improbabile delle entrate e del recupero dei crediti alla riduzione delle spese della politica (che invece aumentano) passando per le vendite del patrimonio ad oggi completamente bloccate".  Secondo Lettieri "sono sconcertanti le dichiarazioni di De Magistris, che evidenziano la sua totale incompetenza gestionale della cosa pubblica e la sua totale estraneità ai criteri di sana e corretta amministrazione. Le sorti della nostra città sono sempre più appese a un filo – aggiunge – e resto sempre più convinto che De Magistris debba prendere atto del proprio fallimento, non far perdere altro tempo alla città e dimettersi quanto prima".

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